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EMPOLI - Don Mario Costanzi è noto al pubblico sanminiatese per lo spettacolo «Viaggio di un piccolo principe», rappresentato lo scorso 14 luglio a San Miniato Basso nell’ambito dell’annuale rassegna del Dramma Popolare. Una re-interpretazione emotiva e simbolica del celebre racconto di Antoine de Saint-Exupéry, condotta attraverso i codici espressivi della musica, del disegno e della narrazione, che ha colpito profondamente gli spettatori del Teatro dello Spirito. Al teatro Shalom di Empoli, don Costanzi ha presentato la sua raccolta di omelie domenicali, «Il Vangelo di un popolo», sempre attraverso un sapiente mix di musica e parole.

Genovese di origine, classe 1963, don Mario è sacerdote della diocesi di Siena. Da sempre appassionato di musica, ha iniziato da adolescente a scrivere canzoni e questa passione è diventata uno dei perni della sua attività pastorale. Con all’attivo oltre 200 composizioni, il suo stile si è evoluto nel tempo, anche attraverso la frequentazione di molti cantautori dell’area underground e stage con artisti come Gatto Panceri, Bungaro e Fabio Concato. La musica è divenuta sempre più per lui strumento educativo e di evangelizzazione, soprattutto nella sua azione pastorale con i giovani e anche occasione di incontro e condivisione della fragilità e della sofferenza, come nel recente progetto coi malati di Alzheimer a Montelupo Fiorentino.
«Il Vangelo di un popolo» nasce dal suo impegno come parroco, dal 2008 al 2014, a Cortenuova di Empoli, dove è ancora attivo l’oratorio musicale da lui fondato. Nelle omelie di don Mario si intrecciano le vicende della vita comunitaria e la meditazione sulla Parola di Dio, accolta con semplicità e filtrata attraverso la vita delle persone e lo sguardo sulla società attuale.
I personaggi dei Vangeli assumono connotati familiari, rispecchiano le dinamiche psicologiche, le contraddizioni, le aspirazioni della gente, dei giovani, di un popolo. Accogliere e comprendere le loro storie e illuminarle con l’Amore del Padre che ridona all’uomo il significato profondo della vita, è la prospettiva con cui don Costanzi spiega i Vangeli dei tre cicli liturgici. Il libro si chiude con una commovente lettera scritta dall’autore a un amico musicista non credente colpito da un gravissimo lutto familiare, che fu letta durante la Messa della notte di Pasqua.
Nella serata al teatro Shalom gli spettatori hanno potuto gustare alcuni passaggi di queste omelie, interpretati con sensibilità dall’attore Davide Bardi, e ascoltare le canzoni eseguite da don Mario Costanzi. Ospiti sul palco anche Francesco Gronchi, da tempo collaboratore e co-autore di molti lavori di don Mario, e una cantante che ha duettato col sacerdote cantautore in una commovente «Salve Regina».

Mario Costanzi, «Il Vangelo di un popolo. Conversazioni a Cortenuova», Terre Sommerse 2017.

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