fidanzati

EDITORIALE - È difficile credere - e tanto più far credere- di essere stati ingannati e di esserlo stati in maniera così subdolamente profonda per così tanto tempo, ma è così. L’inganno è stato accompagnato da una privazione assai più grave della menzogna stessa, l’eliminazione del senso del meraviglioso.

La rivoluzione sessuale, la prigionia dorata del sesso libero, dell’aborto come garanzia, del «vietato vietare», del «godete qui ed ora», ha fatto - se possibile - qualcosa di assai più grave della precarizzazione dei rapporti interpersonali, della distruzione della famiglia, dell’intercambiabilità del maschile e del femminile, dello strapotere dell’istinto bestiale sulla ragione e sul controllo di sé, del sovvertimento di ogni ordine: ha annichilito il senso del meraviglioso, dello stupore, della bellezza.
Ha così demonizzato il padre e la patria, il matrimonio e la famiglia, la responsabilità e l’ordine.


È stata soprattutto la castità a pagare il prezzo più alto della rivoluzione dell’intimo dell’inganno sessantottesco, umiliata e relegata a privazione, a repressione innaturale. La menzogna sta nella rimozione della meraviglia che un dono come la castità nasconde, nell’idea mendace che sia solo il disegno perverso e sadico di un ordine da sovvertire il prima possibile, negando che dietro alla limitazione di un istinto ci sia la ragione umana (e, per chi crede, divino-umano), che la privazione, indiscutibilmente presente, preserva in realtà un dono più grande e stupendo, privarsi del quale sarebbe sì il vero peccato.
Perché quello che non ci è stato detto è che la castità è uno stile di vita che ti prepara e ti forgia, dominando gli istinti e riscoprendo in questo dominio tutta la dignità dell’umano, per l’unione più completa e più sublime. E ordinata. Perché c’è la meraviglia nell’ordine, sebbene l’inganno dei falsi rivoluzionari tenti in ogni modo di farci credere che la bellezza sia nel caos e che l’ordine sia uno di quei «padri» le cui teste dobbiamo far cadere. La relazione affettiva vissuta in castità paga pegno anche per esser stata accostata, dai rivoluzionari anni ’60, all’insegnamento rigoroso e morale della Chiesa, inducendo a pensare che quest’ultima avesse (ed abbia) una visione sessuofobica dei rapporti umani, quando invece è vero il contrario e cioè che, contrariamente agli hippie, vede nella sessualità qualcosa di così alto, nobile e sublime e perfetto, da necessitare di un cammino per goderne appieno tutti i frutti. Vivere un fidanzamento in castità significa imparare ad amare in totale libertà e con gratuità l’altra persona: i frutti di questo amore sono assai più dolci del consumistico sesso fai da te, del sesso usa e getta, legato (come si lega un prigioniero) a istinti, umori e ansie da prestazione.
Questo è l’inganno strumentale grazie al quale si è diffusa la nuova mentalità corrente e senza il quale forse la nuova ideologia dei falsi miti del progresso non avrebbe così ben attecchito. Così in pochi anni il gusto del facile ha sostituito il gusto del bello, il senso dell’urgenza e del consumo ha preso il posto del senso del meraviglioso. Non a caso la generazione della rivoluzione sessuale, cioè della schiavitù dell’amore libero, è anche la generazione del boom del take-away e dei fast food.
Ma rivoluzione non vuol dire soltanto mutamento radicale, più o meno rapido e violento, di un ordine sociale o culturale precedente; nel suo senso più profondo e primordiale rivoluzione vuol dire «ritorno» ed è a questa rivoluzione o ritorno del sense of wonder che dobbiamo guardare.
Chesterton ci ha ammoniti: «Il mondo non languirà per mancanza di meraviglie, ma solo quando l’uomo cesserà di meravigliarsi» . Riappropriamoci anticonformisticamente, come ad una vera rivoluzione si addice, del senso del meraviglioso, riscopriamo le meraviglie che sono fuori da quella gabbia d’oro del sesso libero e degli istinti al potere, facciamo oggi il nostro ritorno, la nostra rivoluzione del meraviglioso.

Seguici su Twitter

I cookie rendono più facile per noi fornirti i nostri servizi. Con l'utilizzo dei nostri servizi ci autorizzi a utilizzare i cookie.
Maggiori informazioni Ok Rifiuta