Cendron milani news

SAN MINIATO - Siamo ormai al culmine della 71° Festa del Teatro di San Miniato: dal 20 al 26 luglio, alle 21,15 andrà in scena nella Chiesa monumentale di San Francesco «Il Vangelo di Lorenzo», spettacolo di punta di questa edizione del Dramma Popolare, scritto da Laura Perini e Leo Muscato, che ne curerà anche la regia.


La pièce si concentra sulla figura di don Lorenzo Milani. A cinquant’anni dalla sua morte, il Teatro dello Spirito vuole ricordare la vita e gli insegnamenti, sempre attuali, del Priore di Barbiana.
Don Milani proveniva da una ricca e colta famiglia della borghesia fiorentina. Sua madre era di origine ebraica. Dopo l’Ordinazione sacerdotale nel 1947, fu mandato provvisoriamente a Montespertoli e, da lì, a San Donato di Calenzano (Fi), un piccolo centro a pochi chilometri da Prato, dove fondò una scuola serale per operai e contadini. Erano anni difficili dal punto di vista sociale e politico, era appena iniziata la ricostruzione dopo la guerra, e don Milani puntò la sua azione pastorale sull’educazione e sulla formazione dei poveri e degli emarginati.
Nel 1954 don Milani fu trasferito a Barbiana, un borgo di montagna sperduto sull’Appennino toscano. Qui rimase fino al giorno della sua morte, avvenuta il 26 giugno 1967. In quella minuscola parrocchia, don Milani offrì ai bambini e ai ragazzi - la maggior parte dei quali erano analfabeti - una scuola gratuita, aperta sette giorni su sette, in modo da dare loro la possibilità di avere una formazione ed entrare nel mondo del lavoro.
Al di là dei contrasti, delle condanne e delle polemiche, talvolta anche aspre, suscitate dai suoi scritti e dalle sue prese di posizione, don Milani è rimasto fino in fondo un sacerdote cattolico, che ha messo al centro della sua vita la Parola di Dio. Un prete che si è preso cura dei problemi delle persone che gli sono state affidate. Un prete che, al giovane comunista Pipetta che gli diceva «se tutti i preti fossero come lei, allora…», rispondeva così: «Il giorno che avremo sfondato insieme la cancellata di qualche parco e installato la casa dei poveri nella reggia del ricco,…, quel giorno ti tradirò, quel giorno finalmente potrò cantare l’unico grido di vittoria degno di un sacerdote di Cristo: beati i poveri perché il regno dei cieli è loro. Quel giorno io non resterò con te, io tornerò nella tua casuccia piovosa e puzzolente a pregare per te davanti al mio Signore crocifisso». Ecco, anche nelle lotte sociali, don Milani era rimasto un sacerdote, obbediente a Cristo e alla sua Chiesa. Riuscirà la difficile impresa di mettere in scena una figura così complessa, controversa e geniale, senza ridurla agli estremi di un semplice contestatore o di un santino devozionale? È questa la sfida del Dramma Popolare 2017. Si cimenta con il ruolo del Priore di Barbiana l’attore trevigiano Alex Cendron. Gli altri numerosi personaggi saranno via via impersonati da Alessandro Baldinotti, Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Nicola Di Chio, Silvia Frasson, Dimitri Frosali, Fabio Mascagni, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Beniamino Zannoni. Saranno in scena anche cinque bambini nel ruolo degli allievi della scuola di Barbiana.

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