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SANT'ERMO - Una tradizione ben radicata fa del 1 maggio un evento senza precedenti intorno al piccolo santuario della Madonna de’ Monti. Questa chiesetta fu rasa al suolo nel terribile terremoto del 14 agosto del 1846, ma gli abitanti la ricostruirono e la dotarono di altare di marmo, campane ed altra suppellettile.Oggi i rapporti dei santermini con questo santuario sono come quelli dei livornesi con la Madonna di Montenero: magari non vanno in chiesa, bestemmiano, non vivono secondo il vangelo.... ma nessuno ai livornesi tocchi la Madonna di Montenero! Così i santermini con la Madonna de’ Monti. Il 1° maggio alle ore 11 si è celebrata la Messa nel santuario, presenti una cinquantina di persone; poi la benedizione delle macchine sul piazzale sottostante.
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SAN MINIATO - Nella recente sistemazione di parte dei fondi della Biblioteca moderna del Seminario Vescovile è emerso un bel volume di grande formato che raccoglie una serie di fascicoli, tra loro rilegati, del periodico livornese “La Settimana religiosa”. Fin qui non una notizia di grande rilievo, se si considera che la Biblioteca conserva oltre cento titoli di periodici religiosi e non, a partire dal Settecento (quello più datato è il "Giornale ecclesiastico di Roma") sino a oggi. Il fatto che ci riguarda invece più da vicino, e che rende quindi particolare il ritrovamento, è una piccola nota che lo stampatore Fabbreschi di Livorno inserisce nella copertina del tomo: «questo volume contiene molti stupendi articoli espressamente scritti dal S.E. Rev. Mons. Pio Alberto Del Corona Vescovo di Draso e Coadiutore di San Miniato». Il volume, con tutti i fascicoli dell’annata 1889 - dodicesimo anno di pubblicazione - veniva venduto a offerta «a benefizio dei poveri».
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CORAZZANO - La comune devozione alla Santa protettrice delle campagne ha unito le comunità della Valdegola e di Castelmartini in uno spirituale gemellaggio. Domenica scorsa a Corazzano, la tradizionale processione di S. Eurosia ha visto la partecipazione dei fedeli provenienti dalla località del larcianese, guidati dal parroco don Gian Luca Palermo. Sono arrivati con un pullman portando la statua della Santa che si venera nella loro chiesa. In processione è stata quindi portata questa immagine, accompagnata dai confratelli della Compagnia del SS. Sacramento di Castelmartini che indossavano le tradizionali mozzette rosse, insieme ai rappresentanti dell’omonima compagnia corazzanese con indosso le cappe bianche.
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DALLA DIOCESI - Riportiamo un breve stralcio di una bellissima riflessione di mons. Camisasca, vescovo di Reggio Emilia, sul tema dell’educazione in famiglia.
«Il dono del figlio è contemporaneamente un compito per i genitori. Si apre qui il grande tema dell’educazione. Il figlio deve essere condotto responsabilmente e amorevolmente lungo l’itinerario che dall’infanzia porta alle soglie della maturità. L’educazione è il proseguimento della generazione. Il compito educativo della famiglia deve accompagnare il figlio a incontrare le cose e l’intera esistenza. Occorrerà mettere in conto anche gli insuccessi e i sacrifici. Il sacrificio è una cosa di cui noi post-moderni facciamo fatica a comprendere il valore. Eppure è molto faticoso educare ed è anche molto faticoso per i genitori di oggi chiedere rinunce, porre limiti alle richieste dei figli: temono di perdere il loro affetto. Le insicurezze e le fragilità dei genitori impediscono loro di stabilire un rapporto libero con i figli. Rendono più debole e ambigua la loro autorevolezza. Sono ricattati dal loro bisogno di ricevere affetto e riconoscimento da parte dei figli.
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DALLA DIOCESI - Ancora una volta abbiamo saputo che un barcone si è rovesciato e che centinaia di persone sono morte nel mar Mediterraneo nel tentativo di raggiungere la costa italiana. Siamo amareggiati, ci sentiamo sconvolti ma anche impotenti.
Ci rivolgiamo a te, o Signore, e ti chiediamo la forza di guardare la situazione concreta senza spegnere il televisore o voltare lo sguardo altrove: sono tuoi figli e nostri fratelli, come continuamente ci ricorda Papa Francesco.
Sono tante le contraddizioni nel nostro mondo: guerre, terrorismo, fame per tanti popoli, crisi economica …..ora si aggiungono i morti nella traversata del Mediterraneo. Fra qualche anno il giudizio della storia sarà duro sulla nostra generazione: pur possedendo sofisticati mezzi di trasporto navali ed aerei, si è accettato che tanti annegassero su gommoni e barconi malandati. Ma soprattutto ci fa tremare la domanda che tu, o Signore, poni a noi, come ponesti a Caino: “dove sono i tuoi fratelli?”, alla quale in pratica potremmo rispondere: “non lo sappiamo, siamo forse noi i custodi di questi fratelli?”.