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SAN MINIATO - Prende il via da questa settimana questa ambiziosa rubrica, nella quale cercheremo insieme di riscoprire ogni volta i piccoli tesori e le particolarità che le parrocchie e le Chiese della nostra Diocesi hanno in serbo, sperando di poter creare l’occasione, con qualche piccola pennellata, per solleticare la curiosità dei lettori verso l’interessante patrimonio e al contempo valorizzare le singole realtà locali, nella convinzione che possa essere utile sia per chi scrive sia per chi legge.
Come punto di partenza, abbiamo scelto di focalizzarci sulla nostra Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta e San Genesio, faro imprescindibile per tutta la comunità diocesana. Sulla Cattedrale si é scritto molto, e qui si è scelto di fornire qualche spunto di approfondimento per una futura visita
La Cattedrale ha origini molto antiche e possiamo farla risalire all’epoca di Federico I, il Barbarossa, periodo in cui infatti era chiesa parrocchiale dei vicari federiciani imperiali. Solo nel 1248, a seguito della distruzione del borgo di San Genesio, Santo a cui é dedicata la Cattedrale insieme a S. Maria Assunta, la Chiesa ottenne il titolo di pieve. Di fondamentale importanza, per la storia della cattedrale sanminiatese, è stato poi l’imperatore svevo Federico II (1220-1250), nipote del Barbarossa.
«Quando io leggo nel Repetti “Santa Maria a Monte ha dato alla Chiesa la beata Diana Giuntini” tutti gli altri splendori si eclissano al mio sguardo, e mi spicca quell’unico grande splendore della verginità, vestita della possanza di Dio»
PERIGNANO - ll centro pastorale Madre Teresa di Calcutta a Perignano ha fatto da sfondo Venerdì 17 Aprile a un incontro molto importante dal titolo: «La chiesa da Papa Giovanni XXIII a Papa Francesco».
L’intervento del parroco Don Armando Zappolini è servito a fare un po’ di storia pur non senza qualche accento critico.
Nel vivo del tema, come afferma il sacerdote, «il grande cambiamento che la Chiesa oggi sta vivendo con Papa Francesco è in continuità con quello che ha cominciato Papa Giovanni XXIII».
In un’epoca di profondi cambiamenti in cui c’è stato il primo sviluppo economico e la guerra fredda, tra i due blocchi, liberista e capitalista il primo, marxista il secondo l’intuizione principale di Giovanni XXIII è stata quella del Concilio Vaticano II: «è il momento che la Chiesa si ritrovi tutta per affrontare le grandi questioni, i grandi quesiti, le grandi ingiustizie, le grandi speranze» ebbe a dire lo stesso “Papa Buono”.
SANTA MARIA A MONTE - L'11 aprile del 1882 il vescovo beato, Pio Alberto Del Corona, si era recato a Santa Maria a Monte per predicare nel periodo della Quaresima. Aveva colto quell’occasione per svolgere una sublime catechesi sulla beata Diana Giuntini con un discorso colto e al contempo da tutti afferrabile. La sua predica era stata apprezzata a tal punto che i deputati del comitato promotore per i festeggiamenti di quell’anno avevano chiesto formalmente al vescovo coadiutore di San Miniato di dare alle stampe il discorso pronunziato. Della vita e delle virtù della Beata, patrona dell’insigne Collegiata di Santa Maria a Monte, esistevano già delle piccole agiografie – la Vita della B. Diana Giuntini di S. M. a Monte scritta dal canonico Giovan Battista Dini nel 1851, e un Discorso letto nel 1858in occasione delle feste, ma di autore anonimo –. Oltre ai due opuscoli, che ritraggono i tratti salienti della vita della beata, anche il sacerdote e forbito scrittore Oreste Nuti aveva dedicato dei versi a Diana Giuntini, con due opere date alle stampe nel 1872 e nel 1887.
Leggi tutto...CASTELFRANCO - La cosa più importante che possiamo fare per i nostri fratelli è senz’altro pregare in modo sincero.. in modo convinto: così otterremo grandi risultati!».
Queste le parole che Mons. Nazzaro, già custode di Terra Santa, Vicario Apostolico di Aleppo e Vescovo titolare di Forma, ha rivolto al pubblico al termine dell’ evento organizzato venerdì 17 dalla parrocchia di Castelfranco di Sotto sul tema della situazione dei Cristiani in Siria.
L’incontro, sviluppatosi come una piacevole chiacchierata fra i presenti e il prestigioso relatore nella Chiesa di S. Pietro Apostolo, ha offerto tanti spunti di riflessione e ha toccato più temi: dalla persecuzione dei cristiani, alla politica internazionale e persino alla disinformazione.