Locandina Diaconato Carloni-Meini

La prossima ordinazione diaconale dei giovani Massimo Meini e Luca Carloni, che si apprestano a compiere questo importante passo nel cammino verso il Sacerdozio, in programma per il prossimo 18 dicembre a San Miniato, ci offre l’opportunità di riflettere sul diaconato. Ministero ordinato la cui importanza è stata sottolineata e, in qualche modo, recuperata dal Concilio Vaticano II, nato per offrire un aiuto sacramentale unico al Vescovo e ai Sacerdoti all’interno della Chiesa locale e un’assistenza concreta ai poveri nel servizio della carità. Infatti, il diacono si ordina per il ministero della parola, della liturgia e della carità.
Le radici di questo ministero affondano nel Nuovo Testamento, nell’elezione dei primi diaconi, "sette uomini di buona fama, peni di Spirito Santo e sapienza" che assunsero il compito dell’assistenza ai poveri, sciogliendo gli apostoli delle preoccupazioni temporali affinché potessero dedicarsi alla preghiera e alla predicazione (At 6,3). al servizio dei poveri. Tra questi primi diaconi c’era il protomartire Stefano,
La parola diacono viene dal greco ‘diaconia’ che indica il servizio. Accedendo al primo grado dell’Ordine, Massimo e Luca si conformeranno a Cristo Servitore. Un carattere sacramentale che resterà impresso in loro per sempre, anche quando, se Dio vorrà, saranno ordinati Sacerdoti.

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oui per la vie

DALLA DIOCESI - Insieme per condividere: in queste parole il senso del primo dei sette incontri che si terranno in diverse località della diocesi sulla difficile situazione in Medioriente. L’evento si è svolto martedì 15 novembre a Castelfranco di Sotto presso l’oratorio di San Severo e ha visto la testimonianza di Padre Damiano Puccini, parroco di Damour (Libano) e presidente dell’associazione «Oui pour la Vie». Proprio la missione di quest’ultima, vista la presenza in Libano di centinaia di migliaia di profughi provenienti dalle zone colpite dalla guerra in Siria, in Iraq e nel Libano stesso, è chiara: «Al male che si riceve dobbiamo rispondere con il bene». Si tratta, infatti, di un’associazione fatta da ragazzi cristiani ed islamici che condividono questi ideali: «cercare di stare più vicino ai poveri»; vivere la povertà con loro; «rinunciare fino ad un terzo delle proprie cose». Si riscopre anche il valore del tempo tramite il semplice dono di un sorriso «che vuol dire non fare discorsi aggressivi ma condividere le proprie cose» come ad esempio un giocattolo tra bambini. «Nasce così l’attenzione del Cristianesimo verso i più piccoli, le donne, gli anziani, gli ammalati di tutti i gruppi». Ma non solo questo: «si chiede a questi profughi di venire con noi a visitare gli altri».

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DALLA DIOCESI - All’indomani della pubblicazione della prima lettera pastorale di mons. Migliavacca, “Con vento favorevole”, presto disponibile in tutte le parrocchie, La Domenica offre in anteprima un’ampia sintesi del testo. Il Vescovo inizia la sua lettera soffermandosi su quattro "scatti" o "fotogrammi" che rappresentano le realtà e i volti incontrati in questo suo primo anno alla guida della nostra Chiesa di San Miniato.

L’ANALISI: Il primo «fotogramma» riguarda i malati e gli anziani, incontrati dal Vescovo in più occasioni: «Con grande sorpresa e gratitudine – riferisce mons. Migliavacca – ho scoperto la forza e il grande dono di chi, malato o anziano, mi ha fatto il regalo della propria preghiera e della propria sofferenza. È un dono che lascia commossi. La preghiera dei malati, la pazienza e la sapienza degli anziani, cercare e gustare la loro compagnia sono esperienze che consolano il cuore e aprono al dono e alla forza dello Spirito». Il secondo «scatto» è dedicato ai poveri: «Ne ho incontrati tanti: alcuni si sono presentati nel mio studio, altri li ho visti nei centri di accoglienza; e altri ancora si sono fatti avanti, con discrezione, in diverse circostanze, con la povertà di chi ha perso il lavoro e magari non ce la fa a sostenere la famiglia fino alla fine del mese. Sono tutte situazioni che ci interpellano. [...] La gioia del vangelo ci chiede di essere comunità attente ai poveri nei volti diversi e concreti con cui si presentano a noi». Il terzo «fotogramma» riguarda la famiglia: «È il Papa che ci chiede di riflettere su questa ricchezza della società e della Chiesa, alla luce del vangelo e del suo stesso magistero consegnato a noi nella esortazione apostolica Amoris Laetitia. [...] Ci invita a riconoscere e a farci carico delle concrete situazioni familiari, anche di quelle che vivono fallimenti, sono ferite e tentano magari di riprendere a camminare. Ci sprona ad accogliere ogni situazione, cercando anzitutto di integrare e di accompagnare». L’ultimo «scatto» è dedicato ai giovani, che il Vescovo ha incontrato in San Domenico il giorno stesso del suo ingresso in diocesi e poi in diverse occasioni, dagli incontri di preghiera in Santa Cristiana all’aperitivo in piazza del Duomo, dai campi estivi di Gavinana alle altre iniziative giovanili legate a parrocchie, associazioni e movimenti. «Sono convinto che non dobbiamo parlare dei giovani – afferma mons. Migliavacca – o semplicemente chiamarli agli incontri che prepariamo per loro, ma dobbiamo imparare a camminare con loro, a stare con loro, a scoprirne la ricchezza, cogliendo la parola di vangelo che hanno da dirci. Il cammino di quest’anno – annuncia il Vescovo Andrea – ci porterà in agosto al pellegrinaggio dei giovani in Terra Santa».

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DALLA DIOCESI - Come vivono i preti e chi li paga? A questa domanda, che molti si pongono, si danno molte risposte. C’è ancora chi pensa che sia lo Stato o il Vaticano; in pochi, nonostante siano passati ben 27 anni, conoscono le cose come stanno. Proviamo a capirci. I sacerdoti diocesani in Italia sono 35.000, di cui 3 mila anziani e malati; 400 missionari operano all’estero. Il loro sostentamento è affidato direttamente ai fedeli nel rispetto del principio che tutti i sacerdoti hanno diritto ad un dignitoso sostentamento e la loro remunerazione deve essere uguale a parità di condizioni.
I pilastri economici del sostentamento dei sacerdoti sono i seguenti: 1. Sette centesimi per abitante trattenuti dalla cassa parrocchiale; 2. Eventuali redditi di lavoro (come insegnante, cappellano ecc.) o di pensione; 3. Le rendite degli Istituti diocesani per il Sostentamento Clero; 4. Le offerte liberali dei fedeli; 5. Una quota dell’8x1000.
La remunerazione di un sacerdote si basa sull’anzianità di servizio, sui servizi svolti e sulle condizioni di servizio. Non ci sono preti di serie A e di serie B. C’è un sistema trasparente di punti, (1 punto = € 12.36) per cui al sacerdote appena ordinato sono attribuiti 80 punti, pari a € 860,66 netti e al vescovo vicino alla pensione un massimo di 138 punti, pari a € 1338 netti.

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«È celebrazione di rendimento di grazie, di lode, di stupore quella che stiamo vivendo. 
È questo l’Eucaristia: celebrazione del dono, del sacrificio di Cristo per la nostra salvezza: ed è rendimento di grazie.
È motivo di gioia e di gratitudine celebrare oggi qui la memoria degli eventi comunitari, dei pellegrinaggi, degli incontri che abbiamo vissuto in questo anno santo, in diocesi e anche per i cammini personali di grazia e di conversione». 
Così il Vescovo Andrea si è rivolto alla Diocesi nella chiusura dell’Anno della Misericordia. Ha ospitato la celebrazione il santuario della Madonna delle Grazie di San Romano, chiesa giubilare presso la quale si era spalancata la Porta Santa della Famiglia, attraversata da centinaia di fedeli.
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DALLA DIOCESI - Vergini consacrate per il Regno di Dio, segno di contraddizione in una società materialista ed edonista. Sono le definizioni di una delle più antiche forme di consacrazione femminile nella Chiesa, riscoperta dal Concilio Vaticano II:  l’Ordo Virginum. È una realtà che sta affermandosi e diffondendosi sempre più, sotto il diretto controllo e l’obbedienza ai vescovi. Si tratta di un ordine inserito a pieno titolo nelle diverse diocesi, costituito da donne dedite alla vita consacrata, che però rimangono nel loro ambiente di vita quotidiano. 
La prima ed unica, per ora, in diocesi ad aderire a questo antico ordine sarà Manuela Corsini, giovane donna di San Romano, che il prossimo 8 dicembre consacrerà definitivamente la sua vita a Cristo. >

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DALLA DIOCESI - Stat Crux dum volvitur orbis»: Mentre il mondo gira o cambia, la Croce rimane salda e ferma.

Con questo motto dell’ordine certosino, circa 3 anni fa Mons. Tardelli decise di chiudere i lavori del primo evento divulgutivo organizzato dall’allora «Centro Culturale SpadaCroce», poi ribattezzato dallo stesso Vescovo con il nome di Opera SpathaCrux (OSC), poi Onlus.
Con quell’iniziativa, concepita come approfondimento correlato alla mostra «La Gloria della Croce» (che esponeva Crocifissi lignei della Diocesi) si apriva un periodo di crescita in fieri, che ad oggi vede l’OSC costituita come Onlus, presente sul territorio diocesano, rinvigorita da un bel gruppetto di giovani ed in procinto di inaugurare una nuova sede operativa a Pistoia.
Tutto è cominciato nel segno della Croce - e non a caso il primo evento era intitolato «In Hoc Signo vinces» – e così si è sviluppato, per questa neonata associazione (costituitasi ufficialmente nel luglio del 2014) che lo scorso giovedì ha vissuto la presentazione ufficiale della propria attività (alle ore 16.30) e la cerimonia di ammissione dei nuovi membri dell’associazione - anche qui, non certo a caso - nel Santuario del SS.mo Crocifisso, presieduta da Mons. Migliavacca, alle ore 18.
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Il comune di S. Miniato è stato il primo nel comprensorio a celebrare l’unione civile di due donne.
Sicuramente già in altri municipi si stanno preperando celebrazioni dello stesso tipo.
C’è da scommettere che sulla stampa locale tutto ciò avrà un grande risalto, come già avviene sui più blasonati quotidiani nazionali.
Nel rispetto delle scelte personali di ognuno, noi preferiamo approfondire altre tematiche.
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DALLA DIOCESI - Tempi di nomine e cambiamenti per gli assetti della diocesi. Mons. Vescovo nelle ultime settimane ha disposto i seguenti provvedimenti di nomima e spostamenti: 
Don Francesco Ricciarelli, dopo cinque anni di servizio come Pro-rettore del Seminario vescovile di San Miniato, lascerà l’incarico. La responsabilità per la formazione dei seminaristi sarà assunta in toto dal Rettore del Seminario Arcivescovile di Firenze.
Lo stesso don Francesco Ricciarelli è nominato assistente ecclesiastico della sezione sanminiatese dell’UCAI (Unione Cattolica Artisti Italiani).
Don Andrés Jorge Echeverry Molina lascerà la parrocchia di Castel Del Bosco per assumere l’incarico di amministratore parrocchiale di Fauglia e Valtriano.
Don Emmanuel Mpolo Impes Ngazim è nominato amministratore parrocchiale di Castel Del Bosco.
Don Christel Evrard Matsiona è nominato vicario parrocchiale di Fucecchio.
Don Marco Balatresi sarà vicario parrocchiale di Castelfranco di Sotto.

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SAN MINIATO - Si leggeva negli occhi del nuovo sacerdote della diocesi, Marco Billeri, la gioia per il momento più significativo della vita di un prete, la sua ordinazione presbiterale, svoltasi domenica 2 ottobre nella chiesa cattedrale a San Miniato. Erano presenti i famigliari, gli amici della parrocchia di San Giovanni Evangelista in Santa Maria a Monte, i seminaristi di San Miniato e di altre diocesi toscane ed anche alcuni preti del Seminario Lombardo in Roma dove Marco ha da poco iniziato un nuovo percorso di comunità e di studio.

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