Raramente il risultato delle urne è stato cosi chiaro: l’Italia ha scelto il Pd di Matteo Renzi. Lo ha fatto alle Europee con oltre il 40 % dei voti; lo ha fatto a livello locale regalando al Partito Democratico un successo importante anche alle amministrative.
Per quel che riguarda il territorio Diocesano, i democratici hanno fatto l’en plein: 17 comuni su 17. Non è certo una novità questa, ma le dimensioni con cui si è manifestata l’affermazione del partito di Renzi sorprende ed entra negli annali di statistica.
Una scelta, quella degli elettori, che premia evidentemente chi ha amministrato il territorio in questi anni, ma soprattutto mostra di gradire la svolta "centrista" del Pd locale.
Anche se Renzi ha affermato più volte che non esistono più le correnti, è chiaro che in un partito "all takers" come quello Democratico le correnti esistono eccome, e i comuni del territorio hanno mostrato, sia nell’antipasto delle primarie sia nell’urna delle amministrative, di preferire candidati più moderati.
Il caso di San Miniato è emblematico, dove Gabbanini non solo conferma i suoi 9410 voti come nel 2009, anche a fronte di un calo di circa 1000 votanti, ma cannibalizza l’ala di sinistra più radicale lasciandola addirittura fuori dal consiglio comunale.
Un dato questo che può inorgoglire i molti che nei comuni si sono spesi durante la campagna elettorale per trovare un posto al sole al centro e strizzare l’occhio all’elettorato cattolico, ma che adesso chiama (e obbliga) a una prova di responsabilità.
Le problematiche che i nuovi amministratori sono chiamati ad affrontare sono tante. Da queste colonne le abbiamo evidenziate più volte: lavoro, integrazione, famiglia, scuola e ancora lavoro sono temi emergenziali che hanno bisogno di risposte nuove e concrete. Ci sono anche i temi etici (che molti, diremmo tutti i candidati hanno deciso di non affrontare in campagna elettorale) che oggi riguardano anche i comuni: come si comporteranno i nuovi consigli e le nuove giunte sulle questioni relative alla cultura della vita, la difesa della famiglia e l’immigrazione? Di fronte a un successo di queste dimensioni, e con un mandato così chiaro da parte dei cittadini, i nuovi amministratori hanno il caricatore pieno di munizioni. Citando il presidente del consiglio, non hanno alibi. Ed è per questo che gli auguriamo buon lavoro, consci del peso che grava sulle loro spalle, augurandoci che il loro spirito di servizio alla comunità produca buona politica per tutti e porti quei risultati di buon governo che tutti si aspettano.

Santa Croce

Come passa il tempo!» E’ una frase così ripetuta e comune da sembrare perfino banale. Non per questo è meno vera e meno espressiva di una autentica percezione interiore. Tuttavia, il tempo scorre, sì, velocemente, ma non è detto che debba necessariamente spazzare via dalla nostra memoria avvenimenti significativi e date importanti della vita e della storia.
Un evento e una data, che non possiamo far passare in silenzio, ma vogliamo ricordare, sia pure con sobrietà, è il decennio di ordinazione episcopale del nostro Vescovo Fausto e del suo ingresso in diocesi.
Desideriamo innanzi tutto ringraziare il Signore per averci donato un Pastore, che in questi dieci anni ci ha spronato a dare, nella nostra vita , il primato assoluto a Dio , a leggere e meditare la Sua Parola, ad avere fiducia e dedizione incondizionata alla santa Chiesa, a decifrare accuratamente i «segni tempi», così da essere testimoni credibili e coraggiosi «della speranza che è in noi» in una società ,in fase di accentuata secolarizzazione, dove sembra sempre più dominare una cultura «relativista», che esalta e propone una libertà senza regole e senza precisi riferimenti a valori assoluti e oggettivamente fondati.

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L'Azione Cattolica Italiana, la più antica associazione di laici dedita alla formazione di una coscienza cristiana e all’evangelizzazione, è impegnata in questo periodo nel rinnovo degli incarichi a tutti i livelli, dalle parrocchie alle diocesi, dalle realtà regionali a quella nazionale. Abbiamo chiesto al delegato regionale della Toscana, Paolo Nepi, di spiegarci il significato di questo momento associativo.E domenica 23 marzo, appuntamento in Palazzo Medici Riccardi, a Firenze per il «Progetto cittadinanza»...Leggi l'articolo su Toscana Oggi

Una "classe dirigenziale" che si è "allontanata dal popolo", che si è "chiusa nel proprio gruppo, partito, nelle lotte interne", diventa "gente dal cuore indurito": "da peccatori scivolano in corrotti". E per i corrotti, al contrario che per i peccatori, "è molto difficile tornare indietro". Ha contenuto un forte richiamo a "non chiudersi", ad ascoltare sempre i bisogni della gente, l'omelia di papa Francesco nella messa celebrata per la prima volta questa mattina in San Pietro, all'Altare della Cattedra, per i parlamentari italiani. Leggi l'articolo su Avvenire

Si può davvero dire che è iniziata una svolta digitale per la Biblioteca del Seminario vescovile di San Miniato. Con l’adesione al programma Cei.bib, finanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana con i fondi dell’8x1000, la biblioteca dell’istituzione samminiatese ha iniziato, lo scorso anno, il percorso di inserimento nel Polo delle Biblioteche ecclesiastiche.

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Si è svolto a San Miniato, Palazzo Grifoni, messo a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato (sponsor) il convegno “ Etica ed uso delle  nanotecnologie” organizzato dall’Associazione Medici Cattolici della Diocesi di San Miniato in collaborazione con l‘Agenzia formativa della ASL 11 di Empoli. Dopo i saluti del prof. Gianfranco Rossi, vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, il Vescovo S.E. Mons. Fausto Tardelli ha introdotto i lavori leggendo un telegramma inviato appositamente da Papa Francesco, nel quale il pontefice “invita ad offrire alle culture contemporanee contrassegnate dal secolarismo e dal relativismo, l’importante contributo del pensiero cristiano che serve alla dimensione etica e spirituale ed illumina con lo splendore della verità”. Il presidente dell’AMCI di San Miniato, dott. Sergio De Cesaris, ha motivato la scelta di parlare di nanotecnologie in quanto “esse fanno parte di un campo della ricerca scientifica che ha un grande impatto sulla società visto che i legami con la biologia molecolare forniscono prospettive interessanti per la salute umana. I benefici ambientali e sociali devono essere un obiettivo guida della ricerca che deve essere svolta con i migliori standard scientifici possibili e, soprattutto, i vantaggi dell’uso delle nanotecnologie devono poter essere utilizzati da tutti gli uomini , senza creare ulteriori disparità fra paesi ricchi e poveri”. Il prof. Fabio Beltram, direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa, ha presentato le potenzialità delle nanotecnologie applicabili nella pratica medica “La nanotecnologia dà predizioni esatte e non probabilistiche, non c’è niente che potrebbe fare forse bene o forse male, non si tratta di qualcosa di magico. In campo medico può essere coniugata alla biologia molecolare permettendo, sia in campo diagnostico che terapeutico, dei progressi inimmaginabili; ad esempio in nanooggetto inserito in un farmaco può essere veicolato esattamente e con precisione fino a colpire le cellule maligne in caso di neoplasie, evitando così gli effetti collaterali caratteristici delle terapie attuali perché risparmierbbe le cellule sane vicine”. Il dott. Giovanni Baldi, direttore del laboratorio Cericol- Colorobbia di Empoli, ha spiegato come quel laboratorio abbia messo a punto una piattaforma “ nanoteranostica” che  serve a produrre “nanofarmaci” e al momento il laboratorio sta sviluppando il progetto “ Ipernano” per la cura del cancro del pancreas utilizzando un farmaco già noto che può essere incapsulato e veicolato in modo selettivo verso le cellule cancerose. Lo studio e lo sviluppo di queste enormi potenzialità è stato ulteriormente esposto dal dott. Mario Milco D’Elios, dell’Università di Firenze, che insieme a Baldi si sta occupando dei linfociti T che nel corpo umano, svolgono un ruolo determinante nelle difese immunitarie, affermando che è possibile prospettare di “nanoingegnerizzare” i linfociti T  educandoli a fare ciò che vogliamo per dare informazioni precise alle cellule con cui vengono a contatto, senza alterarne le funzioni fisiologiche. Il prof. Gianfranco Gensini, già Preside della Facoltà di Medicina di Firenze, ha illustrato le attuali applicazioni delle nanotecnologie di cui facciamo uso e di cui non siamo a conoscenza, ad esempio nella vita quotidiana in mobili, abbigliamento, automobili, casalinghi, cibi, ricordando anche che in medicina presto si potranno utilizzare microchip che potranno penetrare nelle arterie ed individuare l’iniziale formazione della placca aterosclerotica. La dott.ssa Annamaria Colacci ha illustrato i potenziali effetti tossici delle nanotecnologie sottolineando che i “ nanooggetti” si comportano allo stesso modo di tutto ciò che ci circonda in natura, motivo per cui tale tecnica non ha nessun effetto nocivo sull’uomo a patto di non farne un uso inappropriato. Il dott. Stefano Giannoni, direttore della UOS Terapia del Dolore dell’Ospedale di Empoli, ha parlato degli aspetti etici delle nanotecnologie auspicando che possano essere messe a disposizione di tutta l’umanità scongiurando il rischio che solo pochi facoltosi ne possano trovare giovamento. Il dott. Renato Colombai, direttore sanitario della ASL 11 di Empoli, ha ricordato che la tecnologia non va intesa solo in senso meccanico ma va adattata all’uomo e che tutto ha importanza in base all’uso che ne facciamo. Monsignor Andrea Pio Cristiani, assistente spirituale dell’Amci di San Miniato ha concluso i lavori ricordando che la scienza e la ricerca messi a servizio dell’uomo ne fanno un essere degno del suo Creatore.

Il testo del telegramma del Papa

«In occasione del Convegno organizzato dalla Sezione diocesana dell’Associazione medici cattolici italiani dal titolo “ Etica ed uso delle  nanotecnologie” il Sommo Pontefice Francesco rivolge ai partecipanti il suo beneaugurante pensiero auspicando sempre nuovi traguardi nel servizio della persona e nel progresso della scienza medica in costante riferimento ai perenni valori umani e cristiani . Il Sommo Pontefice invita ad offrire alle culture contemporanee contrassegnate dal secolarismo e dal relativismo, l’importante contributo del pensiero cristiano che serve alla dimensione etica e spirituale ed illumina con lo splendore della verità e, mentre chiede di pregare per lui e per il suo universale ministero, invia di cuore  a Sua Eccellenza, al Presidente Sergio De Cesaris, agli organizzatori, alle autorità e a tutti i presenti l’implorata Benedizione apostolica, pegno di copiosi favori celeste».

«Cosa vengono a fare a Lourdes tutti questi pellegrini di ieri e di oggi? Lourdes, il suo pellegrinaggio, e la sua Grotta: nessun uomo ne ha avuto l’iniziativa. Le generazioni passano. Il luogo rimane. E le folle continuano ad accorrere. In cerca di gioia e di un po’ di consolazione nel corso di una vita in cui le pene, come il fango del Gave in piena, ricoprono la sorgente, pellegrini o turisti, bighelloni o curiosi, cristiani o non, atei o religiosi, tutti vengono a cercare in questo incavo della roccia qualche cosa in più che innalzi il cuore ad una vita in cui la sofferenza è fin troppo presente». Così Padre Jean-Dominique Dubois, Cappellano del Santuario di Lourdes, descrive in poche parole il sentimento che anima i pellegrini che anno dopo anno si recano a Lourdes. Dal 14 al 20 settembre, in apertura dell’anno pastorale 2014/15,  si svolgerà l’attesisissimo pellegrinaggio diocesano alla grotta di Massabielle. Anche quest’anno, come nel 2008, la chiesa di San Miniato porterà ai piedi della grotta le proprie speranze, i propri sogni e i propri dolori. Tutti coloro che vogliono avere informazioni sulle modalità di partecipazione possono rivolgersi ai propri parroci o ai referenti di zona dell’ Unitalsi contattando lo 0571/366557. Le iscrizioni termineranno il prossimo 31 luglio.

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Martedì 15 aprile nella chiesa di S.Cristiana a S.Croce ci sarà una serata dedicata alle confessioni per gli adolescenti e giovani!! Inizio ore 21.15.

In questi giorni si è assistito sui quotidiani al tripudio della cultura radicale per la sentenza della Cassazione che ha abolito il divieto della fecondazione artificiale eterologa, cioè fatta con seme di un donatore esterno alla coppia. Entusiasmo raffreddato nei giorni successivi quando si è diffusa la notizia di uno scambio di embrioni per cui una donna si è trovata a portare in grembo due gemelli figli di un’altra coppia. Una forma estrema e involontaria di fecondazione eterologa che però mette in risalto i problemi etici legati a simili interventi. Problemi etici che si vogliono ignorare o by-passare bellamente in nome del diritto individuale a realizzare i propri sogni, compreso quello di portare in grembo un figlio.

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