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CRACOVIA - Sono dodici i giovani della Diocesi di San Miniato che hanno scelto di partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia, che si uniranno ai 500 della Diocesi di Firenze. Fra questi c’è Marco che insieme agli altri 3 giovani della Diocesi di Firenze, guidati da Don Robert e Don Renato, ha raccolto la sfida del gemellaggio  in una della diocesi della Polonia.
Sono partiti il 18 Luglio da San Mauro a Signa per raggiungere Udine, prima tappa e primo gemellaggio con la diocesi friulana: «Già qui – ha affermato Marco – si respirava un clima da GMG perché l’accoglienza è stata molto calorosa e ci hanno fatto sentire veramente a casa come se ci conoscessimo da anni».
Il viaggio è proseguito il giorno dopo con i 250 giovani di Udine con destinazione Vienna. Dopo una vista alla stupenda città, i pellegrini provenienti da tutto il mondo per la GMG si sono riuniti in cattedrale per partecipare alla celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Schonborn.
«Ci sentivamo tutti uniti e amati dallo stesso padre e - afferma ancora Marco - come ha affamato  il Cardinale, appartenenti  ad unica chiesa che è famiglia di famiglie e dobbiamo essere grati al Signore delle tante realtà che ne fanno parte».
Dopo una notte passata in una palestra a Pressbaum, i pellegrini hanno celebrato la Messa e si sono messi in viaggio verso Auschwitz. «Arrivati al campo di sterminio – racconta  Marco – abbiamo smesso di scherzare e si è subito creato il silenzio,  di fronte al binario di Birchenau che ha portato migliaia di Ebrei per essere sfruttati e uccisi. 
La mattina successiva «siamo partiti per recarci in preghiera  al santuario di Czestochowa dove Papa Francesco si recherà  il 28 luglio e incontrerà  i polacchi, e come farà lui, ci siamo affidati alla Madonna nera di  Jasna Gòra».
La sera i nostri giovani sono finalmente arrivati a Lomza, la diocesi del gemellaggio, dove sono stati ospitati dalle famiglie polacche. «Appena arrivati ci hanno  fatto subito sentire come membri della loro famiglia.
Durante la permanenza a Lomza i pellegrini hanno ascoltato varie testimonianze  e fatto condivisioni in gruppo con giovani di ogni nazione  sul tema della misericordia.
Il clou del gemellaggio è stato il Festival delle nazioni iniziato con la celabrazione del cardinal Muller e proseguito con la Via Crucis meditata per le vie della città conclusa poi con una adorazione eucaristica.
Il giorno dopo nel pomeriggio c’è stata la grande festa: «Qui ci siamo scatenati e divertiti molto con il ballo e abbiamo conosciuto molti giovani come noi».
Il gemellaggio  si è  concluso  con la Messa in parrocchia e il pranzo con le famiglie che è  stato una cosa straordinaria: «Sembrava il pranzo di Natale – ha notato Marco – Li abbiamo ringraziati con la nostra bandiera firmata, vino e olio toscano».
E adesso? Dritti verso Cracoviaa con miloni di giovani pronti ad accogliere  il Papa!