Nicotra e relatori - Copia

Una bella iniziativa quella promossa dalla Manif pour Tous Empoli e voluta dal suo coordinatore Daniele Nicotra. Quest’ultimo è un genitore che ha voluto dar vita a questa associazione apolitica e aconfessionale: essa fa riferimento alla Manif pour Tous Italia nata in correlazione con l’omonima realtà francese per difendere la libertà di opinione, la famiglia basata sul matrimonio fra uomo e donna, il diritto dei bambini ad avere un padre ed una madre e la realtà contro la menzogna dell’ideologia Gender. L’evento in questione, “Raccontare la famiglia. Educare alla diversità” si è svolto il 16 maggio presso il teatro “Il Momento” a Empoli.


Dopo i saluti del proposto Don Guido Engels che ha ospitato l’incontro e dello stesso Daniele Nicotra è stato Alessandro Gori dell’Agesc-associazione genitori scuola cattolica- a moderare i tre interventi.
Il primo a parlare è stato l’avvocato Andrea Gasperini il quale ha dato il suo apporto giuridico alla serata. I dati di fatto sono due: l’organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha emanato un documento sull’identità di genere. L’Europa l’ha seguita adottando degli standard per l’educazione sessuale: riguardano la suddivisione in fasce d’età e l’attribuzione a queste di pratiche di conoscenza del proprio sesso da zero a 18 anni. Ma la cosa è ancor più scandalosa quando guardiamo il nostro paese: il progetto di legge Scalfarotto tanto sbandierato in Italia e approvato alla Camera ha tra i suoi presupposti quello di paragonare l’omofobia all’odio razziale e a quello religioso con un’ulteriore conseguenza: che potrà essere accusato di omofobia e rischiare la reclusione chiunque esprima un giudizio etico, educativo, scientifico di certi orientamenti sessuali.
La questione si fa ancor più penetrante quando la seconda intervenuta, Susanna Fontana, psicologa, ci conferma l’adozione da parte dell’ UNAR-ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali- del cosiddetto “cassetto degli attrezzi” per l’educazione scolastica: un esempio del suo contenuto? Un esercizio di matematica per la terza elementare: Rosa e “i suoi papà” hanno comprato tre lattine di coca cola. Quanto hanno speso? Il fatto è ancor più sconcertante se si considerano i dati antropologici: “il corpo umano è attraversato sin dalla vita intrauterina da stati mentali ed interazioni. Il corpo non è solo un dato materiale ma esprime un’identità biologica, spirituale e psichica e relazionale”.
Il terzo intervenuto, Daniele Mugnaini, psicologo dell’età infantile, ci conferma un dato: i suicidi omosessuali sono più elevati in una zona lgbt (lesbian gay bisexual trans) ad alta tolleranza omosessuale invece che in una zona a bassa tolleranza omosessuale. Non si tratta quindi di normalizzare l’omosessualità ma “quel che conta è riscoprire cosa significhi avere un’identità sessuale: essere maschi o femmine”. Secondo l’ideologia gender, poi, la religiosità sarebbe un sintomo di antisocialità e violenza sugli omosessuali. Cosa sbagliata: la religiosità è sintomo di promozione sociale e di salute psichica. Il professore ha affermato infine che «se non ci fosse una legge naturale ognuno sarebbe libero di fare ciò che gli piace».