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SAN ROMANO - Numeri ancora in aumento e famiglie sempre più bisognose di aiuto: questi i primi segnali che emergono dal rapporto del Consultorio familiare «A. Giani» che illustra i dati dello scorso anno.
«Gli accessi ai servizi nell’anno trascorso registrano numeri ancora in aumento degli utenti che hanno richiesto aiuto al Consultorio ed hanno poi deciso di intraprendere un percorso di consulenza – dicono in una nota Sandro Spagli e Giusy Donadio, rispettivamente presidente e coordinatrice del servizio –».
Sono sempre le donne più degli uomini a chiedere aiuto (circa 2/3 del totale), mentre la fascia d’età che manifesta le maggiori crisi è sempre quella della piena maturità (dai 40 ai 50 anni).
«In leggero aumento anche i casi di consulenze di coppia – si legge nella nota – dove entrambi i coniugi in crisi si coinvolgono in un percorso di aiuto, in particolare là dove ci sono figli. In quest’ottica il Consultorio vuole favorire un approccio di aiuto più «sistemico» e per questo continua a promuovere percorsi di genitorialità, a cui partecipano i genitori che vivono delle difficoltà sul piano educativo, e percorsi di mediazione familiare rivolti direttamente alle coppie che devono intraprendere o stanno attraversando un percorso di separazione; e per i figli è possibile usufruire dei Gruppi di Parola: un percorso di gruppo, a numero chiuso, rivolto in particolare ai bambini e ragazzi dai 6 ai 15 anni che vivono o hanno vissuto la separazione dei propri genitori».


Molto spesso i casi vengono segnalati al Consultorio direttamente dai parroci: «Buona la cooperazione con i servizi del territorio e con le parrocchie: sono sempre di più i parroci che segnalano casi o che indirizzano persone in difficoltà al Consultorio, consapevoli che crescita umana e spirituale vanno sempre di pari passo.
Altro segnale positivo è il fatto che la conoscenza del servizio avviene sempre più attraverso il passaparola e i contatti personali. Ciò sta a indicare che chi si è rivolto ai servizi del Consultorio ha ottenuto in qualche modo un riscontro positivo».

Nuovi progetti
Per il 2017 il Consultorio sperimenterà un corso di economia domestica: «Non di rado le difficoltà familiari sono condizionate da gestioni sbagliate del bilancio domestico - dicono ancora Spagli e Donadio –
quindi, se richiesto dall’utente e sempre nell’ottica di un lavoro d’équipe, un consulente esperto in economia familiare ed educazione al risparmio potrà fornire aiuti e consigli per una più oculata gestione delle risorse economiche della famiglia».

Economa domestica e separazioni
Riguardo all’accoglienza delle famiglie che stnno affrontando un percorso di separazione sono in via di definizione anche nuove forme di collaborazione tra consultori familiari e tribunali ecclesiastici alla luce del Motu proprio di papa Francesco che ha riformato il processo canonico per le cause di nullità matrimoniale.
Come ha recentemente ricordato anche il nuovo presidente della Confederazione nazionale dei Consultori di ispirazione cristiana, don Edoardo Algeri, il Motu proprio sollecita le diocesi a dotarsi di strutture adeguate per accompagnare le persone che, dopo il fallimento del matrimonio, intendono verificare la propria situazione di coppia. Un intervento che, oltre alla cura pastorale, richiede accompagnamento psicologico e verifica giuridico-canonistica, ambiti sui quali il Consultorio Familiare Diocesano ha indubbiamente delle competenze da offrire. Infine, sempre con un occhio rivolto alle possibilità di interazione offerte dalle nuove tecnologie, verrà a breve inaugurato un nuovo sito web, al fine di presentare sempre meglio i propri contenuti e raggiungere gli utenti su tutte le piattaforme digitali.
«Mettersi al servizio dell’unitarietà della persona è un viaggio audace – conclude la nota – vuol dire riconciliare l’uomo con la vita e il senso di cui è portatore, sospendendo ogni forma di giudizio e facendo spazio all’accoglienza e alla comprensione dei vissuti che porta.
Ci auguriamo che il servizio qualificato del Consultorio Familiare Diocesano possa essere ancora d’aiuto alle persone ad elaborare il proprio dolore, superare le difficoltà e riscoprire la ricchezza del proprio vissuto con la sua presenza di senso».