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Sarà inaugurato  il prossimo lunedì 21 aprile, giorno dedicato ai festeggiamenti della Beata Diana, alle ore 16, il percorso museale voluto dall’ Amministrazione Comunale di Santa Maria a Monte, sulla figura di questa straordinaria donna.

Con questa iniziativa si fissa un punto di riferimento per gli studi e la raccolta documentale della patrona Beata Diana Giuntini. 

Ad ospitare queste funzioni saranno  i locali posti in continuità con l’area archeologica della Rocca e sarà parte di un progetto articolato per cui gli ambienti al piano superiore sono destinati allo sviluppo di un percorso più propriamente archeologico. Gli ambienti scelti infatti consentono, per il tramite di una serie di aperture, di interagire direttamente con lo spazio archeologico consentito proprio dal piano primo. Il piano terra della struttura dunque, ospiterà gli elementi documentali legati alla figura della  Beata Diana Giuntini. Come è scritto nel documento di progettazione di questo percorso, “lo scopo dovrà essere quello di riuscire a dipanare, attraverso gli elementi esposti, la storia biografica della patrona, il cui allestimento potrà avvalersi, anche in questo caso, sia della pannellatura sia di una strumentazione più interattiva e dinamica”.

Lo stesso documento esplicita gli spunti con i quali il progetto si articola. “Il corpo della Beata Diana Giuntini –si legge- riposa nella chiesa Collegiata di San Giovanni Apostolo ed Evangelista di Santa Maria a Monte. E’ questo il primo segno evidente della sua esistenza ma soprattutto della devozione che le è stata da sempre tributata: il corpo di una giovane donna si è conservato per molti secoli, mantenendosi integro e sano e senza subire le alterazioni a cui sarebbe soggetta normalmente una salma.

Difficile ricostruire la vita della Beata perché, a fronte di un cospicuo numero di opere agiografiche scritte nel corso dei secoli soprattutto da ecclesiastici che hanno vissuto a Santa Maria a Monte, scarseggiano i documenti archivistici diretti”.

Qual è dunque l’ambizione di questi percorso ? “Lo scopo del percorso museale è quello di cercare di dipanare, attraverso i documenti esposti (siano essi archivistici, artistici o letterari) la storia biografica di una Beata “a furor di popolo” che, a distanza di settecento anni dalla sua morte, continua a stimolare l’interesse e la fede di un paese intero e non solo”.

Tra i documenti, dei quali alcuni inediti, sarà esposto il “Libro d’oro” (manoscritto di dimensioni: 57 x 37 cm.).  Proveniente dalla Parrocchia di San Giovanni Apostolo ed Evangelista di Santa Maria a Monte, il libro raccoglie non soltanto documenti religiosi sopravvissuti alla distruzione fiorentina del castello fatti trascrivere da Clemente Mazzei, pievano dal 1450 al 1485, ma anche altre fonti di vario genere sia precedenti al 1450 sia risalenti ai primi anni del XVIII secolo.

Il Libro d’oro si configura quindi come una vera e propria raccolta di “Annales”, nel quale è documentata una parte importante della storiografia santamariammontese.

Il percorso museale certamente darà un nuovo impulso alla ricerca sulla vicenda biografica e la storia del culto della Beata Diana, che negli ultimi tempi peraltro si è arricchita di interessanti contributi.