IMG 6075Alla richiesta di svolgere il Servizio d’Ordine in Vaticano in occasione della Canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II non abbiamo esitato un attimo.

Abbiamo risposto semplicemente “sì”.

Siamo partiti sabato alle 15.00, destinazione Roma. Giànel viaggio di andata era tanta la gioia e l’entusiasmo per il servizio che, di lìa poco, avremmo svolto. Ancora perònon sospettavamo che ciòche avremmo vissuto sarebbe andato ben oltre ogni nostra aspettativa.

Giunti verso le 19.30 alla fermata della metro “Ottaviano –San Pietro”, ci troviamo davanti una Roma “bloccata”. Com'era preventivabile, le forze dell’ordine avevano delimitato tutte le zone vicine al Vaticano. Nessuno poteva andare oltre.

Noi perònon avevamo altra alternativa se non attraversare quelle zone per raggiungere il punto di ritrovo con gli altri giovani della GioventùArdente Mariana chiamati per il Servizio d'Ordine.

Con educazione e timore ci siamo rivolti alle forze di polizia chiedendo come potevamo fare.

Passo dopo passo, siamo riusciti a passare tutti i varchi: camminando per quelle zone “deserte”,  sentivamo crescere sempre di più la gioia per quella missione che eravamo stati chiamati a compiere.

Alle 22.00 ci siamo ricongiunti con gli altri giovani GAM d’Italia. Eravamo complessivamente 43. Abbiamo passato insieme tutta la notte vicino al colonnato di Piazza San Pietro, in attesa delle disposizioni.

La preghiera e i canti hanno contribuito ad aumentare ancor di piùl’entusiasmo che si leggeva su tutti i nostri volti, insieme alle prime occhiaie che cominciavano ad intravedersi per la notte in bianco all'orizzonte.

La recita del Rosario tutti insieme èstato il nostro invio in missione! Non c’èstato bisogno di mettersi d’accordo. A condurre il primo mistero èstato chiamato un nostro giovane diocesano e, a seguire, i giovani di Roma e delle altre zone d’Italia.

43 Giovani provenienti da tutt’Italia uniti attorno ai “Tre amori bianchi”: il Papa, l’Eucarestia e la Madonna. Insieme siamo stati una “voce sola”!

Alle 4.30 l'ingresso tanto sospirato in San Pietro. La piazza era deserta. C’eravamo solo noi! Guidati dallo Spirito Santo sapevamo che contribuivamo a svolgere qualcosa di “grande”.

Le aree da coprire erano tante cosìsiamo stati dislocati in vari punti della piazza.

Ogni gruppo doveva offrire alla folla l'acqua, i libretti della liturgia, i santini e le cartoline, oltre, eventualmente, all'assistenza per sopperire alle esigenze che fossero sopravvenute.

Alle 6.30 piazza San Pietro viene aperta alla folla. La gente inizia ad arrivare e accoglie volentieri tutto ciòche le viene consegnato. Ci offrono in cambio un sorriso, ma di quelli che ti caricano di una gioia immensa.

La consapevolezza di essere al servizio degli altri, ci rendeva felici. Ci bastava.

Iniziata la celebrazione, l’abbraccio di Papa Francesco al Pontefice emerito Benedetto XVI ha emozionato e commosso tutti.

Alle 10.15, ecco levarsi l’ovazione quando Papa Francesco ha proclamato santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, al secolo Angelo Giuseppe Roncalli e Karol Wojtyla.

Due uomini coraggiosi”- ha detto Papa Francesco nella sua omelia - “che hanno dato testimonianza alla Chiesa e al mondo della bontàdi Dio, della sua misericordia”.

Sempre al servizio della folla, siamo riusciti a seguire tutta la liturgia.

Al termine della cerimonia, èarrivato finalmente il passaggio di Papa Francesco per il saluto alla gente, a bordo della sua jeep bianca.

Eravamo stati posizionati a presidio delle transenne e quindi, al suo passaggio, ci siamo fatti sentire. IlSanto Padre era ad un metro da noi.

Nel momento preciso in cui il Papa ci èpassato davanti , abbiamo urlato “Tu sei Pietro e noi Giovani GAM ti amiamo”.

Papa Francesco ci ha guardati uno ad uno, ci ha benedetti e ci ha regalato un enorme sorriso.

Indescrivibili sono stati la gioia e l’emozione che ciascuno di noi ha provato.

L'ultima “carezza”arriva al termine del turno di servizio quando ci viene comunicato che la felpa blu, progettata per l'evento e fatta indossare a noi volontari presenti in Piazza San Pietro èun dono: che bello!!

Carichi di entusiamo, noi sanminiatesi abbiamo poi fatto ritorno a casa in serata.

Nella “Giornata dei quattro Papi”, una pagina di vita della Chiesa che rimarrànella storia, potremo dire di essere stati lì!

Dio ama chi dona con gioia”[2Cor 9,6-10]. E questo, noi giovani GAM della Diocesi di San Miniato, possiamo dirlo di averlo veramente sperimentato!