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SAN MINIATO - Organizzata dalla Biblioteca Comunale di San Miniato, da Promocultura e dalla casa editrice "La conchiglia di Santiago", è avvenuta - il 17 luglio scorso - la presentazione del bel libro di don Francesco Ricciarelli: "Da Jaca a Corazzano. Il culto di Sant’Eurosia, patrona della campagne, tra storia e leggenda".  C’erano, insieme all’autore, mons. Andrea Migliavacca, vescovo della città e don Mario Costanzi, autore dell’adattamento musicale dei testi che don Francesco ha steso per realizzare un musical sulla santa di Jaca.

All’inizio l’intensa introduzione del vescovo Andrea, che ha sottolineato il senso e l’importanza della santità, anche in una società sostanzialmente laica, com’è la nostra; poi le parole di don Ricciarelli che ha raccontato del suo incontro con Eurosia, diventato negli anni sempre più intenso, a partire dal grande impegno che, sul recupero di questa figura singolare, aveva speso don Luciano Marrucci, fino ai primi anni 2000 parroco di Corazzano e delle campagne della Valdegola.
Don Francesco ha raccontato la sua iniziale perplessità per questa santa semisconosciuta e poi una devozione sempre più intensa, stimolata anche da una spiritualità popolare, che in passato aveva fatto sì che molte donne si fossero chiamate, di primo o secondo nome, proprio Eurosia.
Insomma sant’Eurosia ha iniziato il suo cammino, accompagnando don Franceaco in una gita in Spagna, a Jaca e a Yebra, i luoghi dove era avvenuto il suo martirio, alla ricerca anche di una verità storica. Ne è nato il libro, che ha un ricco corredo iconografico, fatto anche delle bellissime foto di Daniele Alamia, che per diversi anni ha documentato la processione di Corazzano. Adesso invece - ed è questa la notizia dell’altra sera - è in costruzione una suggestiva opera teatrale. Infatti il momento più importante della serata è stata l’esecuzione di alcuni brani dal musical, scritti da Mario Costanzi e da Francesco Ricciarelli, ispirati alla figura di Sant’Eurosia.
Tre brani musicali davvero suggestivi, eseguiti alla chitarra e cantati con grande capacità dallo stesso Costanzi, che è stato acclamato dal foltissimo pubblico presente, che ha richiesto a gran voce alcuni bis.

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