CASCIANA TERME - È stato un bel momento preparato bene, vissuto serenamente, goduto da tutti. Una chiesa piena come per le grandi occasioni; un maggior numero di bambini, diversi giovani – ora uomini maturi – cresciuti insieme a don Ernesto, che qui mosse i primi passi del suo sacerdozio a cominciare dal 1989, prima come cappellano e poi come arciprete; una rappresentanza degli scout (molti erano impegnati nell’assemblea provinciale che si è svolta a Bientina), il coro diretto da Sandra Dal Canto con l’accompagnamento di organo e chitarre.

All’inizio il parroco don Angelo ha presentato l’evento, «un evento di grazia, perchè il sacerdote è un dono di Dio al suo popolo e nessuno può monopolizzarlo; è un dono per tutti e non per un gruppo o per un movimento». Di don Ernesto, conosciuto quando era ancora studente a Pontedera,don Falchi ha messo in evidenza «l’entusiasmo, il polso, la cura verso il sacerdote infermo (don Aurelio Veracini), l’attenzione ai giovani e ragazzi (scout, catechisti, chierichetti....), l’amore verso la gente e la schiettezza di carattere». Agli auguri per i primi 25 anni di sacerdozio, quasi tutti spesi qui a Casciana Terme, sono seguiti quelli di continuare a donarsi con entusiasmo a Castelfranco, con la promessa di tornare qui a celebrare il 50°, naturalmente col suo successore! All’omelia don Ernesto ha sviluppato due argomenti: rendere a Cesare quello che è di Cesare ed essere pronti a rendere a Dio quello che è di Dio, cioè tutto noi stessi. Ha ricevuto, poi, i doni per il sacrificio della Messa da un folto gruppo di persone in rappresentanza di tutta la comunità (vedi foto) e al termine della S.Messa gli sono stati presentati i doni di circostanza: una borsa, un’artistica riproduzione della tela del Re David, recentemenrte restaurata, una somma di denaro e non potevano mancare i sigari! La celebrazione si è conclusa con un aperitivo per tutti in sala parrocchiale ed il pranzo presso l’hotel La Speranza con 50 persone che avevano aderito all’iniziativa.

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