Si è svolto a San Miniato, Palazzo Grifoni, messo a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato (sponsor) il convegno “ Etica ed uso delle  nanotecnologie” organizzato dall’Associazione Medici Cattolici della Diocesi di San Miniato in collaborazione con l‘Agenzia formativa della ASL 11 di Empoli. Dopo i saluti del prof. Gianfranco Rossi, vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, il Vescovo S.E. Mons. Fausto Tardelli ha introdotto i lavori leggendo un telegramma inviato appositamente da Papa Francesco, nel quale il pontefice “invita ad offrire alle culture contemporanee contrassegnate dal secolarismo e dal relativismo, l’importante contributo del pensiero cristiano che serve alla dimensione etica e spirituale ed illumina con lo splendore della verità”. Il presidente dell’AMCI di San Miniato, dott. Sergio De Cesaris, ha motivato la scelta di parlare di nanotecnologie in quanto “esse fanno parte di un campo della ricerca scientifica che ha un grande impatto sulla società visto che i legami con la biologia molecolare forniscono prospettive interessanti per la salute umana. I benefici ambientali e sociali devono essere un obiettivo guida della ricerca che deve essere svolta con i migliori standard scientifici possibili e, soprattutto, i vantaggi dell’uso delle nanotecnologie devono poter essere utilizzati da tutti gli uomini , senza creare ulteriori disparità fra paesi ricchi e poveri”. Il prof. Fabio Beltram, direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa, ha presentato le potenzialità delle nanotecnologie applicabili nella pratica medica “La nanotecnologia dà predizioni esatte e non probabilistiche, non c’è niente che potrebbe fare forse bene o forse male, non si tratta di qualcosa di magico. In campo medico può essere coniugata alla biologia molecolare permettendo, sia in campo diagnostico che terapeutico, dei progressi inimmaginabili; ad esempio in nanooggetto inserito in un farmaco può essere veicolato esattamente e con precisione fino a colpire le cellule maligne in caso di neoplasie, evitando così gli effetti collaterali caratteristici delle terapie attuali perché risparmierbbe le cellule sane vicine”. Il dott. Giovanni Baldi, direttore del laboratorio Cericol- Colorobbia di Empoli, ha spiegato come quel laboratorio abbia messo a punto una piattaforma “ nanoteranostica” che  serve a produrre “nanofarmaci” e al momento il laboratorio sta sviluppando il progetto “ Ipernano” per la cura del cancro del pancreas utilizzando un farmaco già noto che può essere incapsulato e veicolato in modo selettivo verso le cellule cancerose. Lo studio e lo sviluppo di queste enormi potenzialità è stato ulteriormente esposto dal dott. Mario Milco D’Elios, dell’Università di Firenze, che insieme a Baldi si sta occupando dei linfociti T che nel corpo umano, svolgono un ruolo determinante nelle difese immunitarie, affermando che è possibile prospettare di “nanoingegnerizzare” i linfociti T  educandoli a fare ciò che vogliamo per dare informazioni precise alle cellule con cui vengono a contatto, senza alterarne le funzioni fisiologiche. Il prof. Gianfranco Gensini, già Preside della Facoltà di Medicina di Firenze, ha illustrato le attuali applicazioni delle nanotecnologie di cui facciamo uso e di cui non siamo a conoscenza, ad esempio nella vita quotidiana in mobili, abbigliamento, automobili, casalinghi, cibi, ricordando anche che in medicina presto si potranno utilizzare microchip che potranno penetrare nelle arterie ed individuare l’iniziale formazione della placca aterosclerotica. La dott.ssa Annamaria Colacci ha illustrato i potenziali effetti tossici delle nanotecnologie sottolineando che i “ nanooggetti” si comportano allo stesso modo di tutto ciò che ci circonda in natura, motivo per cui tale tecnica non ha nessun effetto nocivo sull’uomo a patto di non farne un uso inappropriato. Il dott. Stefano Giannoni, direttore della UOS Terapia del Dolore dell’Ospedale di Empoli, ha parlato degli aspetti etici delle nanotecnologie auspicando che possano essere messe a disposizione di tutta l’umanità scongiurando il rischio che solo pochi facoltosi ne possano trovare giovamento. Il dott. Renato Colombai, direttore sanitario della ASL 11 di Empoli, ha ricordato che la tecnologia non va intesa solo in senso meccanico ma va adattata all’uomo e che tutto ha importanza in base all’uso che ne facciamo. Monsignor Andrea Pio Cristiani, assistente spirituale dell’Amci di San Miniato ha concluso i lavori ricordando che la scienza e la ricerca messi a servizio dell’uomo ne fanno un essere degno del suo Creatore.

Il testo del telegramma del Papa

«In occasione del Convegno organizzato dalla Sezione diocesana dell’Associazione medici cattolici italiani dal titolo “ Etica ed uso delle  nanotecnologie” il Sommo Pontefice Francesco rivolge ai partecipanti il suo beneaugurante pensiero auspicando sempre nuovi traguardi nel servizio della persona e nel progresso della scienza medica in costante riferimento ai perenni valori umani e cristiani . Il Sommo Pontefice invita ad offrire alle culture contemporanee contrassegnate dal secolarismo e dal relativismo, l’importante contributo del pensiero cristiano che serve alla dimensione etica e spirituale ed illumina con lo splendore della verità e, mentre chiede di pregare per lui e per il suo universale ministero, invia di cuore  a Sua Eccellenza, al Presidente Sergio De Cesaris, agli organizzatori, alle autorità e a tutti i presenti l’implorata Benedizione apostolica, pegno di copiosi favori celeste».