SAN MINIATO - Anche quest’anno la chiesa di San Miniato si prepara a festeggiare San Genesio, martire cristiano vissuto tra il III e il IV secolo d.C., patrono della città di San Miniato e di tutta la diocesi. La festa si terrà venerdì 25 agosto con una giornata dedicata alla preghiera e alla riscoperta delle radici cristiane del nostro territorio.

La giornata inizierà alle ore 8,45 con le Lodi e la S. Messa in Cattedrale per poi proseguire alle ore 19,30 con la recita dei Vespri solenni sempre in Cattedrale. Il culmine della giornata ci sarà alle ore 21,30 con la tradizionale Messa all’aperto presieduta dal vescovo Andrea in uno dei luoghi sacri più antichi della chiesa di San Miniato, l’area archeologica del borgo di San Genesio, in prossimità dei resti dell’antica pieve, dedicata proprio a San Genesio.

La Messa di San Genesio ha una particolare importanza per la diocesi perché viene celebrata in un luogo unico per la sua storia, che permette di andare alle radici cristiane del nostro territorio. Si tratta di un vero e proprio segno di fede e di devozione popolare. In epoca alto medievale questo luogo era conosciuto come Vico Wallari e solo nel corso del tempo prese il nome di Borgo San Genesio. La costruzione della chiesa antica risale all’inizio dell’VIII secolo e la sua presenza è attestata in un documento del 715 che riferisce di un incontro dei vescovi di Fiesole, Pisa, Firenze e Lucca, tenuto proprio presso la pieve di San Genesio di Vico Wallari, lungo la via Francigena.

La collocazione del borgo lungo la via Francigena ha senza dubbio contribuito alla sua crescita fino a primi decenni del XIII secolo, quando i suoi abitanti abbandonarono il borgo per trasferirsi nell’attuale San Miniato. In memoria della discendenza dall’antica pieve Papa Gregorio XV consacrò la cattedrale di San Miniato nel 1622 a San Genesio, mentre nel borgo rimase solo una piccola cappella.

I resti della località di Vico Wallari si trovano tra le frazioni di La Scala e Ponte a Elsa, lungo via Tosco Romagnola est.