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ROMA - Si è svolto nelle giornate del 23 e 24 settembre, nella splendida cornice dell’istituto patristico all’Augustinianum a Roma, il ventunesimo congresso internazionale di studi sul Volto Santo, promosso dall’omonimo Centro Internazionale di Ricerca di cui sono promotrici le Suore Benedettine Riparatrici del Volto Santo. Il titolo del convegno «Misericordia et misera. Guardare a Gesù, volto raggiante della misericordia di Dio» riprende, nelle prime due parole, il titolo della lettera apostolica che papa Francesco ha pubblicato a conclusione dell’anno giubilare della Misericordia, per ricordare a tutti come proseguire sulla strada tracciata con lo speciale anno di riflessione universale.

Aperto dal Cardinale Benamino Stella, presidente dell’Istituto internazionale, ha visto la presenza di numerosi relatori provenienti da tante parti d’Italia: sacerdoti, vescovi, religiosi e religiose, docenti universitari, magistrati, scrittori e musicisti. Una riflessione cristologica aggiornata e avvincente che vede ogni anno i contributi di relatori provenienti da diversi ambiti di studio e di ricerca, tutti però legati al tema del congresso. Tra i relatori - per comprendere l’importanza dell’evento - anche monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione e il Nunzio Apostolico in Siria, cardinale Mario Zenari. Tra i toscani presenti al convegno monsignor Andrea Cristiani, fondatore di Shalom, il direttore della casa di reclusione di Volterra Maria Grazia Giampiccolo, il magistrato Silvia Della Monica, Lorenzo Billi, delegato dei giovani del Movimento Shalom, e il cantautore toscano Paolo Vallesi. Andrea Cristiani, arciprete della Collegiata di Fucecchio, ha parlato delle tenebre che avvolgono le prospettive future delle generazioni di oggi «in preda alla disperazione e alle ossessioni compulsive», portando come esempio la vicenda dell’ossesso di Gerasa di cui parla Marco nel suo vangelo. Per contrasto, il volto raggiante delle misericordia di Cristo, dopo che ha posato lo sguardo su di lui, scioglie l’ossesso non solo dalle forze del male - la miseria che lo cingeva - ma restituisce lui anche la forza di mettere in pratica il comando di Gesù «vai a casa e racconta»: fai dilagare quindi la forza della misericordia anche sulla tua casa, estendi la luce misericordiosa del mio volto. L’ingegnere Lorenzo Billi, impegnato nel settore giovanili di Shalom, ha invece portato la sua testimonianza diretta dell’«inquietudine delle generazioni di oggi», affannate e immerse in mille problemi, che riescono però a trovare un senso di vita quando provano a camminare controcorrente. L’esperienza nell’ambito dei progetti del movimento, che nella Diocesi di San Miniato coinvolgono numerosi giovani nelle parrocchie e nelle scuole, è stato il terreno fertile dove è stato possibile, nell’aiuto al prossimo, vedere quel «volto giovane di Cristo», come lo definì papa Francesco all’omelia per la GMG di Rio, quel volto per cui vale la pena di sperare e credere fiduciosi nel futuro.

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