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DALLA DIOCESI - La Chiesa il 23 aprile celebra S. Giorgio. E anche gli scout di tutto il mondo nello stesso giorno, ma più spesso nei giorni di ponte, che di solito si susseguono intorno in quel periodo, si ritrovano e festeggiano il loro Patrono, rinnovando solennemente la Promessa scout, secondo l’invito di Baden-Powell, il fondatore dello scautismo. È quello che hanno fatto anche 120 ragazzi e ragazze di età compresa tra gli 11 ed i 16 anni, provenienti dai gruppi di Bientina, Casciana Terme, Peccioli, Ponsacco e Pontedera

che, accompagnati dai loro educatori, hanno inondato del colore azzurro delle loro camicie la Valle della Misericordia, una terra di uliveti che ormai da alcuni anni l’Associazione Mamma Carmela generosamente offre come luogo di incontro per gli scout della nostre Parrocchie.
All’insegna dell’avventura, i ragazzi e le ragazze riunite in reparti di formazione, cioè reparti composti da squadriglie di provenienza diversa dal reparto di appartenenza, hanno dato vita a un vero e proprio accampamento degno di Robinson Crusoe, gentiluomo scozzese che è venuto a fare visita ai ragazzi e li ha ingaggiati in atelier di cucina, sopravvivenza, topografia ed espressione.
Nella giornata di domenica, i ragazzi hanno costruito forni artigianali e hanno coronato il pranzo della festa con delle prelibate crostate, oltre ad aver imparato che davvero non si può far di tutta l’erba un fascio, visto che molte sono davvero commestibili, come racconta Giovanni, un capo squadriglia incontrato alla fine della Messa, il quale, pieno di entusiasmo, ci ha raccontato cosa aveva vissuto all’atelier di cucina e a quello di sopravvivenza e che stava aspettando il Vescovo per invitarlo a cena nella sua squadriglia: cena rigorosamente cucinata sui fuochi da campo e per mensa la terra.
E proprio il Vescovo è stato l’ospite d’onore.
Arrivato a Ceppato nel pomeriggio di domenica 29 aprile è stato accolto da tutti e da don Luca Carloni, assistente del gruppo Casciana Terme 1, ha celebrato la Santa Messa e ha portato a tutti la gioia della sua presenza, ricordando ai ragazzi che nella condivisione e nell’avventura che si vivono ad un campo, possiamo anche vivere un incontro speciale con chi cammina sempre con noi e che è il signore Gesù: «Lo possiamo vivere perché oggi si ripete l’annuncio della Pasqua: il signore è vivo e lo possiamo incontrare tra gli incontri belli che facciamo al S. Giorgio. Incontriamo lui che viene in mezzo a noi - ha ricordato il Vescovo Andrea - con la sua parola e con il pane ed il vino che diventano la sua presenza».
Un’esortazione per i 120 ragazzi a tenere vicino l’amico Gesù, proprio come quel tralcio che non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite.
Ecco allora l’invito e il richiamo a S. Giorgio: santo è colui che risponde alla chiamata e la chiamata alla santità è una vocazione per tutti, la meta a cui tutti dobbiamo guardare, proprio come nei momenti di scelta che la vita porrà di fronte a quei 120 ragazzi e ragazze per affrontare in prima persona «l’impossibile».

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