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BARBIANA - Sui passi di Don Lorenzo Milani, il priore di Barbiana, la cui scuola è stata protagonista, venerdì 23 giugno, di un “pellegrinaggio” a cui alcune parrocchie della diocesi di San Miniato hanno voluto partecipare, tre giorni dopo la visita del Santo Padre che ha "riabilitato" definitivamente la figura di Don Lorenzo Milani e che, per dirla come il prof. Massimo Toschi, che è intervenuto all’evento, ha reso possibile «una testimonianza cristiana che ancora oggi è davanti a noi».
S.E. mons. Andrea Migliavacca, alcuni sacerdoti e i fedeli che hanno aderito sono stati partecipi di quello che Giancarlo, uno dei primi sei ragazzi di Don Lorenzo Milani ha voluto raccontare: a Barbiana si insegnava ad imparare.

Solo due testi erano obbligatori: «il Vangelo, che era sempre sui tavoli, e la Costituzione che noi abbiamo sempre chiamato il vangelo laico». Con il Vangelo si insegnava ad essere cristiani, con la Costituzione si insegnava ad essere “ottimi” cittadini.
A Barbiana si imparava facendo: i tavoli, le sedie, le librerie, le cartine geografiche, l’astrolabio tutto era costruito nel minimo dettaglio dai ragazzi in quella che chiamavano l’officina.
Il catechismo era particolare: la Messa della domenica durava venti minuti, un minuto di omelia. Dopodiché con i suoi ragazzi poteva stare anche tre ore sul Vangelo fintantoché tutti non avevano capito. Per Don Lorenzo, infatti «non poteva esistere Chiesa senza Vangelo o Vangelo senza Chiesa».
La prima immagine che S.E. mons. Andrea Migliavacca ha raccolto nella sua omelia durante la celebrazione eucaristica alla chiesa di Barbiana, sta nella lettura del Vangelo: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai più piccoli». Questa sembra essere quello che è accaduto a Barbiana, in quello che Don Lorenzo ha trasmesso ai suoi ragazzi: «la grandezza di Dio rivelata ai più piccoli».
«Venite a me voi tutti che siete stanchi e oppressi»: queste parole del Vangelo parlano di un Signore che, come ha detto il Presule, «accoglie, fa riposare, insegna, cammina cin i suoi apostoli». È lo stesso maestro alla cui scuola ha partecipato Don Lorenzo per poter insegnare la parola del Signore ai suoi ragazzi.
E l’ultimo messaggio è «l’abitare con Cristo, il vivere con» di Don Lorenzo Milani: su questi monti sperduti egli è diventato testimone dell’opera di Dio, «il tutto della nostra vita».

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