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SAN MINIATO - Un volume strenna di grande pregio artistico, culturale ed editoriale quello che la Cassa di Risparmio di San Miniato ha presentato, a Palazzo Grifoni, il 4 Dicembre, davanti a un folto pubblico interessato e attento, alle piùimportanti cariche religiose, civili e militari. Presente, tra tutti, Sua Eccellenza Fausto Tardelli, salutato con parole non di circostanza dal Presidente della CRSM, dott. Alessandro Bandini che, una volta ringraziati i numerosi intervenuti, ha sottolineato il valore e il significato  di un’opera a cui hanno dato il loro apporto eminenti studiosi per rendere  omaggio alla Cattedrale di Pisa a 950 anni dalla posa della sua prima pietra, un monumento ricco di storia e di fascino, meta di fedeli e di visitatori da ogni parte del mondo, cuore vitale della stessa città.

La Cassa di Risparmio di San Miniato ha inteso dare cosìtestimonianza del suo forte legame con il territorio provinciale e della sua costante attenzione alla tutela del patrimonio culturale e artistico del  contesto in cui la Banca opera fino dalla fondazione per volontàdel Vescovo Monsignor Torello Pierazzi. Particolarmente significativi, poi, gli interventi dell’Arcivescovo di Pisa, mons. Giovanni Paolo Benotto, del prof. Max Seidel, studioso dell’arte, del dott. Divo Gronchi, Amministratore Delegato della CRSM. Dalle parole di mons. Benotto èemersa una visione non soltanto artistica della Cattedrale, ma dell’intero impianto monumentale della Piazza dove il Duomo  èstrettamente unito al Battistero, all’Ospedale e al Camposanto cosìda segnare tutte le tappe della vita umana, rilevando come la Cattedrale sia, in realtà, luogo dell’anima, lo spazio in cui si  percepisce e si vive la chiesa come popolo di Dio, comunitàreligiosa  unita nelle celebrazioni del culto. Di forte significato, poi, il ricordo della Processione del Sabato Santo quando, all’esterno della Cattedrale interamente al buio, si accendevano sul sagrato, e si continua a farlo a distanza di secoli,  il cero Pasquale e  le candele dei fedeli per avviarsi verso il Battistero, simbolo della liberazione dal peccato originale col battesimo, una sorta di vera e propria resurrezione. Di grande dottrina  e coinvolgimento l’intervento di Max Seidel, soddisfatto del lavoro editoriale di Pacini, ma anche di un Volume che si colloca, a pieno titolo, nella cura della Storia Patria, tra Storia e Storia dell’Arte, due discipline fortemente interessate  nella  descrizione di un Monumento studiato nel suo quadro di insieme, senza fermarsi su singoli e isolati capolavori. Un’opera di elevata qualità, secondo Seidel, quella dei curatori, che hanno ben rilevato sia i tratti artistici della Cattedrale, sia i cambiamenti apportati in epoca medievale per rapportare l’aspetto religioso a quello piùstrettamente civile, al ruolo del Comune, ricorrendo a simboli piùstrettamente civili posti fuori della porta di Piazza dei Miracoli, poichéla Cattedrale, nel 1100, diventa Comunale, oppure introducendo nel Duomo opere d’arte a lode del Comune. Parole  di ringraziamento, infine, quelle dell’Amministratore delegato della CRSM, Divo Gronchi, ma soprattutto di rinnovata fiducia e speranza nel futuro, quei valori che sempre si riscoprono quando  si vada a riconsiderare la nostra Storia, quanto il nostro passato sia riuscito a esprimere attraverso il messaggio artistico, ma soprattutto religioso.

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