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CAPANNE - Santa Faustina Kowalska, l’apostola della divina misericordia: è su questa figura che si è concentrata la conferenza tenutasi Giovedì 31 Marzo presso il cinema di Capanne. Come ha ricordato Don Fabrizio, che ha introdotto i lavori “la santa ha fatto della misericordia la sua missione di vita” ed è per questo che il santo padre Francesco l’ha voluta mettere in “rilievo durante quest’anno giubilare della misericordia”.
Il relatore, Don Carmelo Mezzasalma, laureato in filosofia, presbitero, poeta, saggista, critico letterario, studioso e biografo di santi, ha voluto presentare il messaggio che questa santa ha offerto a tutta la Chiesa, partendo da una sua esperienza: “negli anni in cui ero adolescente, negli anni del mio primo tentativo di diventare prete, un giorno mi capitò tra le mani l’immaginetta del Gesù misericordioso con sotto la scritta: Gesù confido in te. Dietro c’era una preghiera secondo le rivelazioni fatte a suor Faustina Kowalska”. Egli cominciò questa giaculatoria ma quando un sacerdote gli disse che quest’immagine era stata proibita dal santo uffizio del 1958, rimase sconvolto. Dovette attendere Papa Giovanni Paolo II affinché suor Faustina Kowalska venisse riabilitata e canonizzata come santa il 30 Aprile del 2000.


L’esperienza di suor Faustina ci dimostra come il Signore non cerchi meriti particolari per la sua opera. Si fa invece presente nell’umiltà, nella povertà, nella mancanza di cultura per diffondere il suo messaggio misericordioso. Terza di dieci figli di una coppia di contadini che vivono, però, con fede la loro povertà, Elena Kowalska sarà chiamata a diventare Suor Maria Faustina, la “segretaria” dell’amore misericordioso di Dio. Con il suo Diario, scritto su indicazione del suo confessore, ci fa partecipi della pedagogia del Signore: “un dialogo tra il maestro e la sua discepola durante il quale Gesù istruisce, parla, risolve dubbi, paure, incoraggia e, se del caso si impone come farebbe, appunto, un maestro”.
Ed è proprio il Signore che la introduce nella missione più importante: “aiutami a salvare i peccatori” fu la richiesta che la rese partecipe della misericordia di Dio. Ma questa missione sarebbe stata difficile da realizzare se la santa non avesse avuto il suo “necessario” momento di crisi; l’anno prima di pronunciare i voti, infatti fu sottoposta alla prova forte che tutti i mistici conoscono: “la notte oscura, sei mesi in cui suor Faustina non aveva più voglia di pregare; tutto ciò che riguardava Dio la disgustava”. Fu l’apparizione di Santa Teresa di Gesù Bambino a riportare la speranza in suor Faustina: “non ti preoccupare, abbi fiducia in Dio, persevera nella preghiera; io conosco questa prova perché anch’io ho molto sofferto”.
Molti sono stati gli avvenimenti di cui ha parlato don Carmelo Mezzasalma ma uno su tutti merita di essere ricordato: era il 22 febbraio 1931; “da quasi un anno suor Faustina era nella casa della Congregazione delle suore della Beata Vergine Maria della Misericordia … era appena tornata nella sua cella … quando gli apparve improvvisamente Gesù”. Il Signore fece una richiesta a suor Faustina: “dipingi un quadro secondo l’immagine che vedi con sotto la scritta: Gesù confido in te”. È la stessa immagine della divina misericordia che sarà poi venerata, non solo in quel convento, ma anche dai cristiani di tutto il mondo.

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