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SAN MINIATO - La festa del Corpus Domini ha visto, giovedì 26 maggio, la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di San Miniato, Sua Eccellenza mons. Andrea Migliavacca, presso la chiesa cattedrale. In tanti hanno partecipato a questo importante momento liturgico: le associazioni, i gruppi religiosi, le varie comunità della diocesi, i bambini del catechismo e della Prima Comunione sino ai semplici fedeli. L’omelia di Sua Eccellenza ha fornito alcuni spunti di riflessione. Nella prima lettura ci viene raccontato l’incontro di Abramo con il sacerdote Melchisedek. La benedizione di quest’ultimo sulle opere del padre della fede «è segno e richiamo della presenza e dell’opera di Dio, ricordo e annuncio che è lui l’origine di tutto».


Certi di questo, la seconda lettura ci ha consegnato uno dei racconti più belli dell’ultima cena. La narrazione di Paolo riporta le parole esatte di Gesù: «Questo è il mio corpo che è per voi … Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue … Fate questo in memoria di me”. Come ha detto il vescovo, la celebrazione dell’eucarestia costituisce il “memoriale” della vita “donata da Gesù sulla croce … Una vita donata per la nostra salvezza». Ma non riguarda soltanto il passato: si tratta di accogliere Gesù oggi, “il dono del suo venirci incontro e di farsi compagno di strada”.
“L’Eucarestia è un dono da spezzare, da condividere”: il senso profondo della pagina del Vangelo di Luca non sta tanto nel miracolo della moltiplicazione del pane e dei pesci, quanto nella condivisione. Quando i frutti, i doni vengono condivisi “bastano per tutti, sono per tutti”. Ma come condividere? Gesù chiede una collaborazione: “li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla”. Si tratta della chiesa: senza di essa la celebrazione eucaristica, intesa come celebrazione comunitaria non ci sarebbe. Ed è proprio l’Eucarestia che ci lega alla Chiesa e “fa di noi membri amati dal Signore”.
Il messaggio del Vescovo è servito ad indicare una strada: con la processione del Santissimo Sacramento per le vie di San Miniato “porteremo la presenza di Gesù nell’eucarestia” consapevoli di essere “accompagnati dalla presenza del risorto e rinnovati dalla sua misericordia”.

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