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CAPANNE - Sabato 28 maggio si è tenuto presso il Cinema Teatro Nuovo di Capanne un recital sulla figura di Maria. Circa quaranta persone, giovani e adulti della parrocchia hanno voluto celebrare la vita di Maria soffermandosi sugli episodi meno conosciuti della sua esistenza. L’ispirazione è nata grazie alla lettura di due libri: “Miryam” di Silvia Vecchini e “ Vita della Santa Vergine Maria” di Anna Katharina Emmeririck editi dalla San Paolo. La struttura del recital ha visto in scena il coro parrocchiale, i lettori della Parrocchia e alcune ballerine della polisportiva di Castelfranco di Sotto magistralmente guidate dalla maestra Perla Francalanci. Inoltre i ragazzi e le ragazze più giovani hanno predisposto, sotto la sapiente regia di Pietro Gronchi, i video che hanno accompagnato i canti eseguiti sempre a più voci e diretti con la solita energia ed entusiasmo da Giacomo Gronchi.

Il pubblico che ha partecipato all’evento ha vissuto un momento intenso di riflessione e molti dei presenti hanno dichiarato di essersi commossi sia durante le letture che i canti supportati dalle immagini o dai balletti. Proprio perché inteso come momento di catechesi e non puro spettacolo abbiamo chiesto che non vi fossero applausi se non alla fine e così è stato, un fragoroso battito di mani ha sottolineato il gradimento dei presenti.

Un grazie particolare a chi ha curato lo sviluppo di tutto il lavoro Antonietta Gronchi, a chi ha curato la lettura dei testi Piero Eugenio Cino e a chi ha ricreato le basi dei vari canti Filippo Realdini e Letizia Restaino ma soprattutto a tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione di questo progetto. Lo spettacolo aveva come fine anche ricavare qualcosa per devolverlo alla Caritas parrocchiale che sostiene molte iniziative di Carità nei confronti di famiglie in situazione di disagio.

Per farvi capire quanto quello che abbiamo fatto abbia cimentato la nostra comunità vi invitiamo a leggere quanto scritto ad ognuno dei partecipanti da Angela, una corista che così si è espressa:

Maria vieni a casa mia ...... le parole di questo canto mi sono restate scolpite nel cuore.......

Alcuni mesi fa, Antonietta mi ha proposto di dare una mano per questo spettacolo sulla Madonna, non ne avevo tanta voglia, essendo per me quello un periodo veramente pieno di tanti impegni , ma “qualcosa o meglio qualcuno” mi ha spinto a dire di sì, così insieme a Filippo abbiamo iniziato, lui per la recitazione ed io per il canto. All’inizio non è stato facile, è vero molti canti li conoscevo già, ma altri no e imparare a cantare con tante voci non mi faceva sentire adatta, anche se accanto avevo tante persone che mi riportavano nella tonalità giusta.

Devo ringraziare tutto il coro e in modo particolare Giacomo e Filippo perchè sono stati dei maestri pazienti e incomiabili.

La recitazione la curava Eugenio, la facevano in un’altra stanza così appena finito di cantare andavo a sentire un po’ loro, anche per capire il copione che non avevo letto.

Così sono passate le settimane di prove, il giorno prima dello spettacolo alla prova generale per la prima volta ho cercato di ascoltare le letture, o meglio quei passi ricavati dal libro Miryam di Silvia Vecchini e dagli scritti della beata Anna Katharina Emmerick sulla vita di Maria , che io non avevo mai sentito.

Mi sono sembrati molto belli, ma sicuramente la tensione delle prove non mi hanno fatto gustare quei pezzi di quotidiano che la Sacra famiglia ha vissuto. Quando ho guardato alla Vergine o a San Giuseppe li ho sempre pensati in modo superficiale, solo come Santi che sono al cospetto di Dio e non come creature che hanno avuto i sentimenti , le paure, le tentazioni, le difficoltà di ognuno di noi.

Il   giorno dello spettacolo   la rappresentazione è iniziata all’ora stabilita .... ed è stato bellissimo, dall’inizio fino alla fine .... non ho perso neanche una parola di quei brani stupendi nei quali veniva alla luce tutta l’umanità di quei personaggi, di come Giovacchino ed Anna si erano incontrati alla porta del Tempio per ritrovarsi dopo mesi di lontananza certi che avrebbero avuto una bambina che sarebbe stata l’Arca della Nuova Alleanza. Bella anche tutta la descrizione di Maria da bambina, di come ha trascorso anni al Tempio, poi la scelta particolare di Giuseppe suo sposo, la visita dell’angelo, le difficoltà di essere incinta e non ancora sposata, i dubbi di Giuseppe, i sentimenti che affioravano e si intrecciavano tra la realtà e la volontà di Dio che sembrava non avesse senso.

Il tutto accompagnato da canti, balli e immagini che hanno fatto da cornice a quegli scorci di vita, ricchi di amore e docilità a lasciarsi guidare dall’alto.

Voglio dire un grazie speciale ai lettori che si sono immersi in quei personaggi con trasporto, molti di loro si sono commossi e questo fa capire quanta intensità c’era in quei brani.

E’ andato tutto molto bene, fatto per la gloria di Dio; tra di noi c’è stata molta unità, nessuno ha voluto scavalcare l’altro per mettersi in mostra o dettare il proprio pensiero, abbiamo fatto del nostro meglio, con i nostri limiti: essere semplicemente , giovani , babbi e mamme di famiglia.

Maria santissima Madre del Buon Viaggio, tanto onorata e devota da noi Capannesi , proteggi ognuno di noi e vieni a casa nostra, perchè ti possiamo custodire nel cuore, poichè sei il più grande dono del nostro Signore.

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