Sabato 10 Maggio la Scuola dell’Infanzia Paolina, insieme ad altre 300 mila persone, ha partecipato all’udienza del Santo Padre in Piazza San Pietro organizzata dalla Cei per tutte le scuole italiane.

Nessuno di noi poteva credere di trovare un cosìalto numero di persone a questo incontro. Persa la speranza di riuscire ad entrare in piazza, ci siamo fermati lungo via della Conciliazione, fortunatamente vicino alle transenne da dove poi sarebbe passato Papa Francesco.

L’attesa e il caldo sono stati una difficile prova per noi, soprattutto per i piùpiccoli che, arrampicati sulle spalle dei propri genitori, chiamavano a gran voce l’arrivo del Papa.

La nostra attesa èstata allietata da vari spettacoli e interventi eseguiti in piazza, molto belli e significativi.

Circa alle 16:30 le urla di persone vicine e la visione sui maxi schermi ci ha informati che il Papa era finalmente uscito e stava salutando tutti i pellegrini. Con grande sorpresa, nel ritorno lungo via della Conciliazione, Papa Francesco si èfermato proprio da noi per benedire e salutare uno dei nostri bambini, Davide Bertini. In quel momento una gioia immensa ci ha invasi e tra lacrime e sorrisi ci siamo abbracciati e stretti tutti. Anche adesso, nello scrivere queste parole, brividi intensi mi ricordano quei momenti di immensa felicitàe amore.

Dopo aver ascoltato personaggi famosi raccontare la loro esperienza di educazione e istruzione, dopo aver cantato insieme ai famosi sul palco e dopo essersi emozionati grazie alle testimonianze di insegnanti e alunni, finalmente èstata la volta di ascoltare le parole di Papa Francesco, che come sempre riesce a riempire i cuori di tutti noi.

Papa Francesco ci ha raccontato il perchéamasse tanto la scuola; il grande ricordo della sua prima insegnante che spesso andava a trovare prima della sua morte, l’apertura mentale che la scuola concede ai bambini e ragazzi, l’educazione al vero, al bene e al bello. A scuola si imparano valori e abitudini che resteranno sempre utili nella vita. L’educazione non èneutra: o èpositiva o ènegativa, o ci arricchisce o ci impoverisce. Il suo augurio di far crescere le tre lingue della mente del cuore e delle mani, seguito poi dalla sua benedizione, ci ha fortemente emozionati.

Altre volte ho partecipato ad udienze in San Pietro, ma mai prima ho provato un’amozione cosìgrande. Tutti quei bambini, tutte quelle insegnanti e tutti quei genitori riuniti a festeggiare l’amore per la scuola. Porteròtale esperienza sempre con me e ne faròdono a chi incontreròlungo il mio cammino.

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