Papa don Angelo Falchi Maltiniti

DALLA DIOCESI - Un’esperienza da augurare a tutti: l’incontro personale con Papa Francesco. È capitato lunedì scorso, 18 dicembre, quando col nostro Vescovo Andrea, don Romano ed io, nel 50° della nostra ordinazione sacerdotale (25° per il nostro Vescovo) siamo andati a celebrare la S. Messa col Papa e gli abbiamo presentato dei piccoli doni tipici della nostra zona.

Dopo la Messa in S.Marta, semplice,essenziale,una Messa domestica, il Papa, dopo alcuni minuti di preghiera personale, ha attraversato solo solo tutta la cappella e si è collocato nella saletta antistante per concedersi all’incontro con quanti avevano partecipato alla Messa. Non ci sono tanti assistenti, l’indispensabile; l’abbiamo visto anche durante la celebrazione: all’altare da solo, senza cerimoniere, un semplice prete che da sè sfoglia il messale, o allestisce calici e pissidi per la comunione dei concelebranti. E anche in questo contatto molto semplice, umano e cordiale, il papa ascolta, risponde, si dona e ti accoglie; capisce la gioia che provi a stare qualche minuto con lui e non vuole turbarla. Si intrattiene volentieri, senza finzioni: in quel momento tu avverti che tu sei l’unico per lui. Indescrivibile quello che si prova. Accoglie anche quello che tu gli vuoi donare, come segno di riconoscenza e di affetto e condivide la tua gioia. Stare un momento con lui è come sentirsi in paradiso. Ti accorgi che ti ama, ti stima,ti apprezza; e anche se capisci che tutto questo avrà termine, pure ti senti appagato e traboccante di gioia. Senti di essere accanto ad uno che ti capisce, che apprezza quello che fai e che gode con te per quanto riesci a fare della tua vita un dono a Dio e un servizio alla Chiesa.
Al termine gli abbiamo presentato una scatola contenente del vinsanto, dell’olio delle nostre colline cascianesi ed un vassoio di dolci di una rinomata pasticceria locale. Nel presentargli questi prodotti,gli ho detto: «Sono i doni del buon samaritano, vino ed olio, perchè vostra Santità è il "buon samaritano" del mondo». Lui ha risposto, citando il salmo: «E poi il vino rallegra il cuore dell’uomo!». Il Vescovo ci ha presentati come suoi sacerdoti con 50 anni di sacerdozio ed egli ci ha augurato di poter continuare a lungo la nostra missione. Con questa immensa gioia gli abbiamo fatto gli auguri di buon compleanno (era il giorno precedente) e di buon Natale e ci siamo congedati da lui dopo alcune foto ricordo. Con la speranza di poterlo incontrare a breve nella nostra Diocesi, dal momento che il Vescovo lo ha ufficialmente invitato per l’inizio dei festeggiamenti per il 400°anniversario della fondazione della nostra Diocesi.

 

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