apertura d simone grande

SAN MINIATO - Bella giornata quella che ha visto il ritorno Mons. Fausto Tardelli, vescovo di Pistoia, a San Miniato: l’ordinazione presbiterale del giovane diacono della comunità di San Lorenzo martire a Gello, Simone Meini. La celebrazione eucaristica e il rito di ordinazione, presieduti da Mons. Tardelli, si sono infatti svolti il 25 Gennaio nella cattedrale di Santa Maria Assunta e San Genesio Martire a San Miniato.

Dopo le letture tratte dal libro di Giona e dalla prima lettera ai Corinzi e la proclamazione dal pulpito del Vangelo di Marco, il momento ha assunto una maggiore solennità con la presentazione del giovane Simone. A farsi sentire, poi, l’omelia di Mons. Tardelli che non ha deluso i fedeli, numerosi e speranzosi per il giovane di Gello: «Per una provvidenziale e straordinaria coincidenza il vangelo di Marco illumina questo straordinario momento: Simone è chiamato a diventare pescatore di uomini. Egli, infatti, dovrà invitare tutti alla conversione del cuore». Tardelli fa, però, un’esortazione: «è una missione difficile quella del sacerdote e del Vescovo. Un ministro del Signore non può cercare consenso di piazza ad ogni costo. La superbia, infatti, allontana. Un sacerdote, come afferma il Vescovo di Pistoia, deve avere sempre davanti l’esempio del buon pastore: <amerà il gregge che gli è stato affidato ricercando coloro che si sono smarriti senza, però, fare forzature».

Un riferimento, poi, alla vita sobria e semplice, casta ed umile che dovrà accompagnare Simone per sempre e ai compiti del presbitero: «leggi, medita e proclama ciò che hai letto, ciò che hai appreso. Riconosci ciò che fai, imita ciò che celebri perché con la parola e l’esempio contribuirai ad edificare il popolo di Dio. Ti farai voce del popolo del Signore e sarai chiamato ad unire i fedeli in un’unica famiglia» Dopo l’omelia, momenti principali del rito sono stati l’imposizione delle mani, la vestizione degli abiti sacerdotali, l’unzione crismale e la consegna del Pane e del Vino. Ma la commozione è stata forte quando c’è stato l’abbraccio di pace di Simone con il Vescovo e con gli altri amati presbiteri. La celebrazione è volta al termine con l’eucarestia e la preghiera finale. Tutti i fedeli sono stati, poi, invitati al piccolo conviviale nel palazzo del seminario. Ma quello che rimarrà impresso in questa giornata è l’esempio di don Simone, degli altri sacerdoti e del Vescovo stesso: una vita donata per amare.

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