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DALLA DIOCESI - Come vivono i preti e chi li paga? A questa domanda, che molti si pongono, si danno molte risposte. C’è ancora chi pensa che sia lo Stato o il Vaticano; in pochi, nonostante siano passati ben 27 anni, conoscono le cose come stanno. Proviamo a capirci. I sacerdoti diocesani in Italia sono 35.000, di cui 3 mila anziani e malati; 400 missionari operano all’estero. Il loro sostentamento è affidato direttamente ai fedeli nel rispetto del principio che tutti i sacerdoti hanno diritto ad un dignitoso sostentamento e la loro remunerazione deve essere uguale a parità di condizioni.
I pilastri economici del sostentamento dei sacerdoti sono i seguenti: 1. Sette centesimi per abitante trattenuti dalla cassa parrocchiale; 2. Eventuali redditi di lavoro (come insegnante, cappellano ecc.) o di pensione; 3. Le rendite degli Istituti diocesani per il Sostentamento Clero; 4. Le offerte liberali dei fedeli; 5. Una quota dell’8x1000.
La remunerazione di un sacerdote si basa sull’anzianità di servizio, sui servizi svolti e sulle condizioni di servizio. Non ci sono preti di serie A e di serie B. C’è un sistema trasparente di punti, (1 punto = € 12.36) per cui al sacerdote appena ordinato sono attribuiti 80 punti, pari a € 860,66 netti e al vescovo vicino alla pensione un massimo di 138 punti, pari a € 1338 netti.


Nel 2015 il fabbisogno per il sostentamento del clero è stato di € 552 milioni. Tale somma è stata coperta: dalle rendite degli Istituti diocesani sostentamento clero per il 9% pari a 51 milioni; dalle Parrocchie dove viene svolto il servizio per l’8% pari a 42 milioni; dagli stipendi (per esempio, come insegnanti) per il 18% pari a 99 milioni; dalle offerte liberali dei fedeli per il 2% pari a 11 milioni; dall’8x1000 per il 63% pari a 349 milioni.
Se si riuscisse a far crescere le offerte liberali dei fedeli (ferme al 2%) si potrebbe liberare una grossa somma per le opere pastorali, caritative, culturali, come sarebbe bene.
Si pubblica sotto la tabella delle offerte liberali deducibili dei fedeli fatte nelle parrocchie dei nostri Comuni negli anni 2014/2015 per un utile confronto e soprattutto per la trasparenza e una maggior presa di coscienza del problema. Ogni fedele che partecipa alla vita della chiesa, frequenta la Messa, fa parte di associazioni e movimenti ecclesiali, si senta onorato di incrementare la comunione nella Chiesa, facendo un’offerta per il sostentamento di tutti i sacerdoti (non solo del proprio!). Il modo più semplice per fare tale offerta è quello di usare il bollettino di c/c postale attaccato al depliant "Insieme ai Sacerdoti" in distribuzione oggi in tutte le nostre chiese. L’offerta è deducibile dal proprio reddito nella prossima denuncia dei redditi. Il numero di c/c postale è: 57803009 intestato a: ICSC (Istituto Centrale Sostentamento Clero) – Erogazioni liberali.

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