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Il 29 maggio, a Firenze presso il Convitto  della Calza, per iniziativa della Conferenza Episcopale Toscana e della Commissione della Vita consacrata, si è tenuto un  Convegno su “La vita consacrata: una testimonianza profetica di fronte alle grandi sfide”.

Chi ha avuto l’opportunità di parteciparvi – più di 300 le presenze di consacrate e consacrati – ha potuto rendersi conto della ricchezza di carismi che Dio ha donato alla Chiesa e dell’azione dello Spirito che ne alimenta la vitalitàrendendoli capaci di rispondere efficacemente alle attese e alle sfide del nostro mondo.

Mons. Fausto Tardelli, Presidente della Commissione Regionale per la Vita consacrata nel suo saluto introduttivo ha posto l’accento sulla sollecitazione che il Papa ha rivolto ai vescovi italiani di promuovere la vita consacrata, ieri legata particolarmente alle opere, oggi destinata ad offrire al mondo una efficace testimonianza gioiosa.

Il cardinale Betori ha espresso la sua vicinanza con un breve e significativo messaggio.

Siamo entrati nel cuore del Convegno con la Lectio divina di Padre Giuliano, Assunzionista, che ha fatto risentire il fascino dello sguardo di Cristo che chiama alla sequela e ci fa entrare in una nuova dimensione di vita: quella della fraternità che ci rende capaci di amare “come lui ci ha amati” e di compiere opere più grandi di quelle da lui compiute.

Apprezzata la relazione di Suor Nicla Spezzati, sottosegretario della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica. Difficile sintetizzare la sua lectio magistralis. Ha fatto riscoprire l’anima della vita consacrata alimentata da una fede viva, dalla necessità di vivere i consigli evangelici, dal lasciarsi provocare dalla funzione profetica, dalla missionarietà, dall’urgenza di ripensarsi a contatto con le nuove culture, di ridisegnare una economia di comunione sul modello evangelico: ”mettevano tutto in comune”.

La vita consacrata è un dono che custodisce la proposta di un modo di vivere pienamente umano da offrire al nostro mondo perché possa recuperare la propria dignità e la vera gioia.

Preziose le due testimonianze che abbiamo ascoltato: suor Rita e suor Elisabetta hanno raccontato come il loro impegno evangelico ha ridato vita e dignità a persone ridotte a oggetto, usate come merce, ci hanno  resi partecipi della ricchezza del carisma ricevuto, della loro gioia nel vedere persone liberate, rigenerate da Cristo attraverso la loro missione.

Mons. Claudio Maniago, vescovo ausiliare di Firenze, ha illuminato il tema del prossimo Convegno della Chiesa italiana che si terrà a Firenze nel 2015: “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo” e sul contributo che la vita consacrata può offrire.

E’ stato un  giorno di grazia. Abbiamo sentito una Chiesa viva capace di suscitare in noi speranza e ottimismo. Quando il Signore chiama alla vita di particolare consacrazione è un dono per chi è chiamato e una benedizione per la Chiesa e per il mondo. Fortunati coloro che alla proposta di Dio sanno dire: Eccomi.                                   

 

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