SAN MINIATO - È all’insegna del messaggio lanciato su Facebook «Ritroviamoci», che l’evento ha preso corpo e consistenza e si è realizzato sabato 26 settembre.
Il luogo simbolico dell’incontro è stata la scalinata del SS.Crocifisso, davanti al Palazzo Comunale, a San Miniato.
Evento promosso dalla rete web e recepito, nonché egregiamente organizzato dalla Pro Loco che superando i limiti del messaggio sul web, ha cercato di coinvolgere quante più persone possibili. I destinatari: i samminiatesi di ieri e di oggi. Samminiatesi vicini e lontani. Quelli che vi sono nati e quelli di adozione. Tutti coloro che sentono forte il sentimento di appartenenza a San Miniato, al suo territorio, alle sue tradizioni, indipendentemente dal luogo di nascita, di origine o di residenza.
È con questo spirito che molti, non moltissimi, hanno aderito all’iniziativa per una foto di gruppo. Le attese non sono state deluse. L’evento ha fatto incontrare persone che non si conoscevano, altre che non si ritrovavano da anni o che neppure ricordavano i trascorsi insieme e neanche il nome.
Il limite dei social networks, come Facebook, sta proprio nell’uso in sé che ne facciamo. A tessere una rete, talvolta solo virtuale, di conoscenze, benché Facebook abbia il merito di fare incontrare tra loro, persone perse di vista da anni. Poi il lancio di un evento, quale passo successivo. L’uscita dalla rete, dal rapporto solo virtuale e la scesa in strada per un incontro reale. Il risultato specifico difficile da rendere in parole, perché legato al sentire e soprattutto alle emozioni dei singoli, completamente diverse da caso a caso.
L’evento si è concluso in Aula Pacis con la cena tra amici virtuali e non.

Queste alcune «pillole» pescate dal web: «Che dire...quello che ho provato sabato non si può spiegare...sensazioni che non riesci a tirare fuori con le parole, anni che ripercorri in una frazione di secondo e ricordi che riaffiorano e si accavallano nella mente».
«È stata un’ esperienza colorata, animata, costellata di baci,abbracci, ricordi, incontri inaspettati, gioia...e pure tanta»! «Se sei di San Miniato... ieri hai assaporato un’atmosfera magica in un luogo incantevole...»
«Finalmente ho identificato Luigi....il bellissimo biondino riccioluto che ho scorrazzato in collo nei dopocena estivi in illo tempore»!
«Ritrovarsi in tanti, ma tanti davvero, con il cuore traboccante d’emozione non è da tutti i giorni! Ho ritrovato compagni di scuola che non vedevo più da decenni! Ho conosciuto persone speciali che desideravo incontrare»
«Gioia, stupore, forti palpiti, sorrisi, qualche lacrima, euforia si sono impossessati di me per tutto il tempo....Mi sento rigenerata»!
«Erano decenni che non trascorrevamo un pomeriggio insieme, dai tempi delle elementari. Grazie a Ritrovarsi!»
«Buongiorno amici samminiatesi purtroppo non potrò essere con voi oggi ma il mio cuore è li con voi sulla scalinata del SS Crocifisso! Anche se non sono samminiatese DOC essendo nata e vissuta a Roma ho San Miniato nel cuore insieme ai mille ricordi che ci uniscono»
«Oggi pomeriggio bellissimo ed emozionante incontro con gli amici samminiatesi! Un tuffo nel passato! Grazie a tutti, vi voglio bene!»
«Ci sono giorni vissuti che Ti regalano cose bellissime da vivere, da gustare e che Ti rimarranno impresse nella mente per molto tempo a venire. Ieri è stato per me uno di questi».
«Mi sono tuffato in mezzo alla folla, impossibile citare tutte e tutti però porterò sempre con me il sorriso di un bambino di circa cinque anni di età, che era in piedi sulle scale, un po’ dietro di me».
«E poi incontri per caso un’amica, dopo tanti anni, che ti recita una tua poesia e gli chiedi perché l’hai imparata a memoria? Perché è bella».
Qualcuno non aveva ben capito lo spirito. Pensava ad un incontro fra Samminiatesi D.O.C. Voleva ed è stato un incontro per tutti i Samminiatesi, anche quelli D’OC, cioè d’occasione. Quelli capitati lì per caso, appena arrivati, perché affascinati ed anche innamorati di quella città adagiata ai piedi della Rocca. Il prossimo anno saremo molti di più. Certamente anche il nuovo Vescovo, magari in compagnia dell’ultimo, Mons. Fausto Tardelli.

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