PAVIA - Un’emozione forte e tanta gioia quella che si respirava tra la gente a Pavia. Tante luci e tanti colori in questo particolare momento: il loro caro “padre buono” don Andrea sarà il nostro Vescovo. L’augurio che si sentiva dalla semplici ma significative parole dei fedeli della diocesi nativa non può farci che ben sperare per la nostra cara San Miniato. “Io lo conosco personalmente” ha detto l’amico Pino “ ho un figlio diacono che viene dalla scuola di Don Andrea. Egli è stato molte volte a casa mia; è un grandissimo signore;  trattatelo bene perché Andrea è un santo che ha la mano di Dio che lo protegge”. “Don Andrea è convinto di quello che fa ed è un uomo di preghiera”  ha affermato suor Giuliana “cercate di non invaderlo subito, di non dire ha sbagliato, perché tutti sbagliamo. Stategli, invece, vicino: ha bisogno di persone che preghino per lui”.“siamo contentissimi ed orgogliosi della nomina che ha ricevuto”  ha spiegato Don Gabriele “Andrea è una grande persona che sa stare con la gente e la sa guidare a partire dai seminaristi, dagli scout, dalla pastorale giovanile”.

“Io sono amico di Don Andrea dai tempi degli scout da quando avevo 14 anni” ha dichiarato il giovane Luca “Mi sposo a settembre e lui sarà il mio celebrante. È una persona squisita, stupenda, è sempre molto vicino ai giovani con il gruppo scout. Siete fortunati ad averlo”.

L’amica Teresa ha raccontato, invece, un aneddoto: “mia mamma ha 84 anni, non è potuta venire, ma ricorda Andrea in maniera stupenda. Lui era con gli scout in montagna ed è venuto appositamente a dirle messa per il suo compleanno nella nostra casa, sotto il portico, vicino alla stalla. Quest’uomo ha una sensibilità incredibile: attento anche alle più piccole cose in maniera grande”.

Paolo, presidente dell’Azione Cattolica della diocesi di Pavia ha assicurato che “Andrea è una persona veramente in gamba sia dal punto di vista umano che di sacerdote, di esperto di diritto. Sa coltivare i legami con le persone ed è estremamente simpatico. Vi auguriamo che non perda queste caratteristiche di uomo e di pastore, un pastore come Papa Francesco vuole, con l’odore del gregge”.

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