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SAN MINIATO - Lo scorso 21 ottobre, nella Cattedrale di San Miniato, alla presenza di Mons. Fausto Tardelli e del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, Comm. Antonio Guicciardini Salini, sono stati illustrati alla cittadinanza i lavori di restauro del Campanile della Cattedrale. con gli interventi di Paolo Ciardi, Direttore Scientifico del Museo Diocesano d’Arte Sacra di San Miniato, di Gianni Royer Carfagni, docente di Scienza delle Costruzioni presso l’Università di Parma, dell’Ing. Sergio Gronchi e dell’Arch. Silvia Lensi, progettisti e direttori dei lavori.Il restauro, che ha riportato il campanile-torre all’antico splendore, è iniziato nel 2010 ed è stato portato a termine grazie anche al fondamentale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato.

«L’importante restauro compiuto – ha dichiarato Mons. Fausto Tardelli – si inserisce in quella serie d’interventi che, grazie alla sensibilità e alla sempre generosa attenzione e disponibilità della Fondazione Cassa di Risparmio a cui siamo riconoscenti, hanno permesso il recupero e la salvaguardia di tante importanti opere artistiche e architettoniche della nostra diocesi. Ora torniamo a godere a pieno di un’opera tra le più significative della città di San Miniato. Sarà
possibile visitare anche l’interno della torre e godere di una visuale del tutto nuova e magnifica della città e del territorio che la circonda».
Soddisfazione è stata espressa dal Presidente dell’Ente sanminiatese, Antonio Guicciardini Salini: «La nostra Fondazione da sempre opera per la crescita, anche culturale, della propria Comunità anche attraverso il sostegno a progetti pubblici e privati, volti alla tutela e al recupero dei beni architettonici, artistici, culturali. In particolare l’attenzione riservata ai beni artistici della Diocesi di San Miniato, legata inscindibilmente alla nascita e alla crescita della Cassa di Risparmio, è sicuramente il modo per mantenere vive le radici della Fondazione e la spiritualità della Comunità che nel territorio risiede». Il Campanile della cattedrale di San Miniato, detto anche “Torre di Matilde”, nasce come postazione delle mura difensive della città e solo in seguito diventa torre campanaria. È in stile romanico ed è situato a fianco della cattedrale, dedicata a Santa Maria Assunta e San Genesio. Incerta è la data precisa della costruzione: risale comunque al XII secolo. La denominazione “Torre di Matilde” è dovuta alla notizia, storicamente non accertata, secondo cui la contessa Matilde di Canossa sarebbe nata nell’attiguo Palazzo dei Vicari Imperiali.
In origine la Torre, la Rocca di Federico II e la Torre delle Cornacchie (posta sulla piazza del Duomo lato Valdarno e abbattuta nel XVIII secolo) erano i fulcri della fortificazione della città.
Nel 1438 venne aggiunto l’orologio e nel 1489, a seguito della ristrutturazione della cattedrale, la Torre venne collegata alla chiesa e trasformata in campanile.
A motivo anche della collocazione geografica, rappresenta una testimonianza importante di architettura militare del Valdarno inferiore nel periodo in cui San Miniato era un punto di riferimento per il Sacro Romano Impero.
È a pianta quadrangolare interamente in laterizi ed è coronata da un piano terrazzato calpestabile con piccolo campanile a vela e da quattro edicolette agli angoli del parapetto.

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