Insediamento don Meini

SANTA MARIA A MONTE - Del militare conserva l’essenzialità ed il portamento. Della sua condizione di prete l’irresistibile attaccamento alla sua vocazione. Così si è presentato domenica scorsa don Bruno Meini, nuovo parroco di Santa Maria a Monte. Ed è stata subito simpatia tra pastore e gregge. La sua nuova comunitàlo ha apprezzato per la gentilezza dei modi, la semplicitàdelle parole e la solidità della fede. I fedeli e i sacerdoti, ma anche quanti per vari motivi non hanno potuto essere fisicamente nella Collegiata, si sono stretti intorno a don Bruno, convinti di dare rilievo ad un momento significativo per la comunitàparrocchiale e per il suo cammino di fede. 

Nel suo primo indirizzo di saluto al termine della Santa Messa don Bruno ha espresso il desiderio di crescere e camminare in un percorso di reciproca conoscenza, fiducia e paziente accoglienza dei tempi e delle diversità di ciascuno. Nonostante la sua non più giovane età, don Meini dimostra di essere armato dell’entusiasmo dei giovani, immune dalla tentazione dello scoraggiamento e dalla fatica di ricominciare un ministero pastorale in un posto nuovo cercando di costruire una comunione sìrispettosa delle diversitàe delle singole tradizioni locali, ma anche capace di sacrificare qualcosa dei particolarismi e delle abitudini del passato, per aprirsi a prospettive nuove, a obiettivi ad ampio raggio e a cammini a lunga percorrenza.

Un impegno sembra essere prioritario: ridefinire assieme un ruolo laicale piùresponsabile e attivo, anche il ruolo e la figura del pastore per comprendere che cosa sia giusto chiedere e aspettarsi. Don Bruno ha lasciato comprendere le virtùche un pastore deve possedere: innanzitutto la passione per il Vangelo e il dialogo con tutti. Sa di essere chiamato ad un’evangelizzazione del quotidiano per raggiungere i convinti, gli scettici, gli indifferenti, i delusi, i critici, gli insoddisfatti, i vicini come i lontani. Il suo programma? Partire dall’esistente. L’impressione è che questo sacerdote abbia il carisma della sintesi per valorizzare e armonizzare i doni che lo Spirito genera nella sua Chiesa, stemperando le differenze per condurre alla comunione e all’unità, motivo ultimo dell’essere in Cristo.

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