santa maria a monte

SANTA MARIA A MONTE - Oggi, domenica 1 Febbraio nella parrocchia di Santa Maria a Monte alla S. Messa delle ore 9.30 quattro bambine e un bambino sono stati ammessi al gruppo dei ministranti. Questi ragazzi, dopo la prima Comunione, hanno scelto di continuare il loro cammino al servizio del sacerdote all’altare. Per prepararsi all’investitura hanno frequentato un corso di sette incontri, in cui sono stati introdotti al carisma del servizio.

Gli incontri hanno avuto una ottima partecipazione grazie all’aiuto e all’interesse dei genitori, che non hanno mai fatto mancare il loro appoggio, e alla disponibilità di Mariano e Sabino che si sono impegnati nel prepararli. Il corso, che ogni anno viene fatto in preparazione all’investitura, ha come obiettivo fondamentale non l’acquisizione da parte dei ragazzi della sola tecnica del servizio (i nomi degli oggetti sacri, delle vesti liturgiche, il sapere cosa fare e in che momento), ma soprattutto il comportamento che deve essere tenuto all’altare e come valore cardine si è cercato di trasmettere la centralità del servizio. Il servizio è infatti alla base dell’insegnamento di Gesù, e se ne può trovare testimonianza in molti passaggi evangelici. I ragazzi sono stati infatti avvicinati alla prospettiva biblica con la lettura a fine incontro di un passo che esplicitamente mette in luce lo spirito di servizio; il Signore infatti con le sue parole, coi suoi gesti e con tutta la sua vita ha mostrato ad ognuno di noi il vero senso del donarsi, la gratuità del servizio che nasce da un amore incondizionato. Egli ci ha spiegato che cosa sia l’amore, ci ha mostrato come viverlo e prende per mano accompagnandoci nel cammino della nostra vita mediante il suo Spirito. A questo proposito vogliamo citare un passo del Vangelo di Matteo “…colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo, appunto come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per essere servito ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti.”(Mt 20,27-28). Quello che i ragazzi hanno potuto capire deve essere esempio e motivo di riflessione per tutti noi, a partire dai presbiteri fino ai padri e alle madri di famiglia. Ogni cristiano, nessun escluso, in base alle propria vocazione, è invitato a mettersi a servizio di Dio, che ne farà strumento perché il suo messaggio di salvezza sia motivo di gioia per tutto il mondo. Durante l’omelia, don Bruno ha presentato un altro aspetto importantissimo dell’essere ministrante: come gli Angeli che sono in cielo, stanno accanto a Gesù, i ministranti sono gli “angeli” che stanno intorno all’altare dove ogni domenica Gesù si manifesta all’incontro con l’uomo.Un grazie quindi a Filippo, Debora, Matilde, Erica e Jessica per aver risposto “si” alla chiamata di Gesù. Un grazie ai trenta ministranti che ogni domenica e in altre occasioni si alternano nel servizio alla Comunità.

Sia la nostra una comunità parrocchiale che accompagna ogni giorno, e non solo con la preghiera, questi piccoli all’incontro con Gesù che anche oggi ci chiede di essere testimoni autentici del Suo Vangelo.

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