sentinelle

PISA - Premesso che la tutela e la promozione della famiglia naturale sono valori di ogni cattolico, da tempo ritengo quanto mai urgente far sentire la voce della Chiesa su questi temi particolarmente delicati e attuali.Assistiamo ogni giorno a dibattiti su questi argomenti, vediamo proposte di legge nel nostro Paese ben lontane dai valori cristiani a cui ci ispiriamo, talvolta sperimentiamo una strana paura a dire qual è la nostra posizione, forse inibiti dal giudizio della gente che facilmente etichetta come bigotti, medievali e omofobi.
Così mi son sempre preoccupato da cristiano, da sacerdote e adesso da parroco di ricordare a me stesso e ai miei fedeli quanto sono irrinunciabili questi valori. Siccome però le parole smuovono e gli esempi trascinano penso sia anche bello metterci la faccia.Come?Ecco le Sentinelle in piedi!


Già conosciute per sentito dire, sono un popolo apolitico e aconfessionale che si propone proprio di far questo: scendere in piazza! Non per gridare però, come verrebbe da pensare ma per stare in silenzio! E il silenzio davvero fa più effetto delle parole! In silenzio a leggere un libro in piedi. Mi piace questo stile che esprime bene la sobrietà che caratterizza una manifestazione non violenta e lo stile di chi è convinto delle proprie posizioni. La lettura del libro mi da l'idea di una manifestazione fondata sulla conoscenza e lo studio di chi siamo come persone. Dunque non qualcosa di improvvisato o sull'onda del capriccio. Poi lo stare in piedi rimanda al “Ci alzeremo in piedi ogni volta che...” di Giovanni Paolo II, quando invitava ad essere cristiani coraggiosi nella testimonianza pubblica a Cristo.
Così, dopo la triste notizia del “Matrimonio tra persone dello stesso sesso” approvato in Irlanda mi son sentito di fare questa esperienza.Di questa esperienza mi ha colpito in particolare il trovarmi unito a persone di altre fedi o di nessuna fede, uniti insieme per lo stesso valore. Mi ha fatto provare una grande gioia. È bellissimo vedere che anche altri lottano per gli stessi valori tuoi e il valore della famiglia formata da un uomo e una donna, da un padre e una madre non è certamente proprietà solo di chi professa un credo!
Quando ho saputo della veglia organizzata per martedì 26 maggio a Pisa, da sacerdote, ho sentito che non potevo mancare. Dovevo esser lì, ci volevo essere anch'io come cittadino, come cristiano e come parroco.
La veglia si è conclusa con delle testimonianze che hanno impreziosito il nostro essere lì.Non sono mancati i contestatori che cercavano di disturbare la veglia ma le forze dell'ordine hanno garantito il normale svolgimento della manifestazione.
Ringrazio don Francesco Ricciarelli con il quale ho condiviso questa esperienza che spero assolutamente non sia l'ultima ma la prima di molte altre, se il Signore vorrà!

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