Foto La Serra

LA SERRA - Si è aperta Domenica 30 Agosto con la santa messa per i benefattori la festa della Madonna regina della pace e di San Regolo a la Serra. Fino al 6 settembre i momenti religiosi si sono alternati con quelli folkloristici della popolare Festa sull’Aia.
Durante la giornata del primo settembre, il rosario a piedi verso la chiesa di san Regolo a Bucciano ha visto i fedeli incamminarsi forti delle intenzioni di preghiera di cui si è fatto portavoce il parroco Don Francesco Ricciarelli.

Il tutto con una strada illuminata con i flambeaux e i lumini sistemati per l’occasione lungo la via.


La sera del 3 settembre è stata dedicata ad un’adorazione eucaristica che ha visto protagonista mons. Pio Alberto del Corona. Dagli scritti del servo di Dio il messaggio è ricco di spunti: Gesù Cristo è presente, come corpo nel pane e come sangue nel vino, nella divina eucarestia e «la benedizione è qualcosa che da efficacia al sacramento». Per accostarsi con piena fede ad essa occorrono un cuore puro dagli egoismi e sinceramente pentito e la speranza in questo dono d’amore che è l’eucarestia.
Il cineforum di venerdì 4 settembre ha visto la proiezione del sorprendente film “Se Dio vuole” di Edoardo Falcone. Comincia come una commedia degli equivoci tipicamente italiana ma, poi, si apre a dei temi importanti. In una famiglia dell’alta borghesia succede qualcosa di imprevisto. Il padre Tommaso, noto cardiochirurgo che ha perso la propria umanità, è aperto alla possibilità che il figlio Andrea possa esser gay ma che voglia farsi prete no, questo non può accettarlo. È una scelta di vita che va contro l’educazione rigida e laica di Tommaso. In questo clima arriva l’ospite inatteso che è Dio: Tommaso vuol cambiare la situazione,cercando di screditare agli occhi del figlio Don Pietro, sacerdote carismatico e amico di Andrea. Ma viene a sua volta cambiato fino all’immancabile colpo di scena finale che pone chi vede il film di fronte ad una scelta.
Dopo l’appuntamento culinario di Sabato 5 con i gustosi sapori di mare, la domenica, ultimo giorno di festa, è stata ricca di eventi.
La santa messa solenne in cui il messaggio è stato chiaro: una preghiera per coloro che hanno in mano le sorti del mondo affinché non si ripetano più quelle «immagini terribili che ci sono state in questi giorni; bambini che muoiono e scappano dalla guerra».
La parola di Dio, a questo proposito ci deve confortare: «verrà un giorno» in cui Dio renderà giustizia agli oppressi.
Il pomeriggio del 6 è stata la volta del momento folkloristico con la battitura del grano, le bancarelle, i mestieri d’epoca, gli animali domestici e da cortile, lo spettacolo di canti e balli contadini eseguti dal gruppo «Battitori» di Usigliano i Lari. Il palio delle contrade con la corsa nei sacchi quest’anno è stato vinto dalla contrada del Mulinaccio. Con la processione in notturna lungo le vie di La Serra si è conclusa la festa.
A guidarla Padre Antonio Velotto, parroco di Lazzeretto che, nell’introduzione a questo momento fondamentale, ha dato un’impronta francescana all’evento.

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