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DALLA DIOCESI - Nel novero dei distinguo, del vorrei ma non posso e dell’«indignazione elegante», come l’ha definita Papa Francesco, c’è un popolo che si muove e tende la mano all’altro. E’ la grande costellazione dei volontari - e delle cooperative che lavorano nel sociale - che hanno raccolto per primi l’appello di Papa Francesco ad accogliere nelle parrocchie i rifugiati che arrivano dal Medio Oriente e dal Nord Africa.
Ci sono molti esempi positivi di accoglienza in diocesi di San Miniato, ma oggi parliamo del progetto della cooperativa il Cammino di Perignano, attiva nell’unità pastorale Perignano, Quattro Strade, Gello.
«Il nostro è un progetto ambizioso che parte dal 2012 - afferma Matteo Lami, giovane presidente della cooperativa - con l’apertura di un appartamento per 7 persone a Perignano».
«In quest’ultimo anno - continua il presidente - l’esigenza di accogliere è diventata sempre maggiore, così la cooperativa ha compiuto uno sforzo maggiore per cercare nuove strutture». Ad oggi i ragazzi ospitati sono 23 e abitano in due appartamenti privati a Perignano, a Spinelli, a San Ruffino e in un appartamento della parrocchia di Cevoli.


Sono tutti ragazzi giovani che vengono da diversi Paesi dell’Africa e dell’Asia: Nigeria, Mali, Ghana, Guinea, Liberia, Costa d’Avorio, Pakistan e Bangladesh.
«I ragazzi rappresentano un insieme di tradizioni, culture e religioni diverse che convivono insieme perché tutti accomunati dalla fuga verso un futuro migliore».
I progetti della cooperativa Il Cammino sono sostenuti dall’unità pastorale e dalla Società della salute. La cooperativa offre agli ospiti un supporto e l’accompagnamento all’inserimento nella comunità, l’assistenza per le procedure legali, le spese di vitto e alloggio e la partecipazione alla scuola d’italiano che si svolge nel centro «Madre Teresa di Calcutta» di Perignano.
«In questa fase - conclude Lami - ci stiamo cercando di attivare in accordo con il comune e le associazioni del territorio, lavori socialmente utili in modo da impegnare i ragazzi durante il giorno. Fondamentale è il ruolo delle parrocchie e il supporto che garantiscono alla cooperativa, assieme all’apporto professionale degli educatori. Attualmente sono presenti 4 operatori, che coprono tutta la giornata. Nelle prossime settimane dovremmo ampliare il servizio aprendo un appartamento a Cascina Terme e un altro nel comune di Crespina-Lorenzana».

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