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FUCECCHIO - «La luce del Signore risorto fa brillare in maniera ancora più speciale i colori di ciascuno di voi, già illuminati dal sole di questa splendida giornata"! Con queste semplici ma incisive parole ha esordito il Vescovo Andrea nel salutare la comunità cristiana della parrocchia San Giovanni Battista radunata di fronte all’Ospedale San Pietro Igneo di Fucecchio, giunta in gran numero per accogliere il suo pastore.
Al rullare dei tamburi e al suono delle chiarine delle contrade del Palio cittadino, il Vescovo Andrea è stato accolto dai sacerdoti e fedeli della Collegiata, dalle autorità civili e militari, dalle varie associazioni e movimenti della comunità fucecchiese. C’era attesa, trepidazione e gioia per questo primo incontro con il nostro giovane pastore: per presentargli con orgoglio la nostra realtà cittadina, la sua lunga storia di cristianità - come ci ha ricordato il prof. Malvolti nel presentare un piccolo volumetto sulla chiesa fucecchiese già a suo tempo commissionatogli dal compianto don Mario Santucci -, per condividere con lui le sfide dell’annuncio del Vangelo che ancora oggi - come ci ricordava la liturgia odierna - spingono a prendere il largo, fiduciosi che il Signore risorto non farà mancare ai suoi discepoli un’abbondante e fruttuosa pesca.
Dopo i saluti, i giovani Shalom hanno lanciato un bel messaggio di pace con uno spettacolo musicale fatto di riflessioni e canti che hanno coinvolto la comunità radunata nel monastero di San Salvatore. Davvero una bella e incisiva testimonianza!
La Santa Messa animata dai cori degli adulti e dei giovani della Collegiata è stato il culmine della giornata, dove i doni e i carismi della comunità sono stati simbolicamente condivisi con il pane eucaristico che il Signore anche in questa terza domenica di Pasqua ci ha donato per proseguire il cammino. Un cammino che il Vescovo Andrea ha invitato tutti e ciascuno a percorrere, immedesimandoci ora nei pescatori che magari ancora un po’ timorosi o delusi dal non aver compreso la Parola del Signore si ritrovano con le reti della pesca vuote, ora nel discepolo amato che riconosce il Maestro dai piccoli ma significativi segni della sua presenza, ora nel pastore che è chiamato con misericordia a chinarsi sui fratelli e a farsene carico perché sia più lieve il cammino. Sicuramente - concludeva così il Vescovo Andrea - il Signore nella nostra vita ci darà la grazia per sperimentarci in tutte queste tre dimensioni se, come Pietro, sapremo rispondere con fiducia alla sua Parola che ancora oggi rivolge a ciascuno: "Seguimi"!
Al termine un pranzo conviviale, ben preparato dalla cuoche volontarie della parrocchia, ha permesso di vivere un ulteriore momento di fraternità e conoscenza reciproca tra il Vescovo Andrea, i sacerdoti dell’unità pastorale e i molti rappresentanti di associazioni e movimenti.

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