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SAN ROMANO - Si è svolta domenica scorsa la 7° Giornata Diocesana dei Ministranti e dei cori di voci bianche della diocesi che hanno anche celebrato il loro Giubileo passando in processione per la Porta Santa della Misericordia nel Santuario della Madre della Divina Grazia di San Romano.

Quest’anno il tema della giornata era ovviamente il Giubileo e anche i giochi che i numerosi “chierichetti” hanno fatto divisi per squadre erano ovviamente tutti mirati ad approfondirne il significato nei suoi vari aspetti: il senso del pellegrinaggio, il senso di passare per la Porta Santa e l’indulgenza associata a questo gesto simbolico, il significato delle opere di misericordia corporale e spirituale.

I bambini e le bambine provenienti dalle 16 parrocchie presenti, si sono divertiti  avvicendandosi ai vari stand-gioco predisposti dai ragazzi di Acr e alla fine, per tutti, una grande merenda a base di pizza condivisa col nostro Vescovo Andrea che ha poi presieduto la solenne Concelebrazione Eucaristica, assistita da tutti i chierichetti che si erano divisi i vari compiti, e animata dal coro delle voci bianche guadati da Marta Corti e dal M° Carlo Fermalvento. La Santa Messa è iniziata con una lunga processione che dal chiostro del convento si è diretta nel Santuario passando per la Porta Santa.

Il Vescovo, commentando le letture della VI Domenica di Pasqua, ha sottolineato come dalla Parola di Dio emergevano chiari tre richiami. Il primo essenziale richiamo è quello di essere autentici “amici di Gesù”, cosa che vale per tutti, ma in modo del tutto speciale per i ministranti, che all’altare servono il sacerdote durante la Messa quando Gesù si fa pane spezzato per noi. Il secondo invito ci era offerto poi dal libro dell’Apocalisse dove, descrivendo la Gerusalemme celeste, si parla di 12 porte aperte in tutte le direzioni: anche noi dobbiamo imparare ad aprire le porte del nostro cuore per dilatare il nostro orizzonte in tutte le direzioni esistenziali. L’ultimo richiamo veniva dal Vangelo: “se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà”. Per amare il Signore, per essere cioè suoi veri amici, occorre innanzi tutto ascoltarlo e mettere in pratica la sua Parola che è sempre Parola che salva.

Al termine della celebrazione don Matteo, responsabile in diocesi per i Ministranti, ha ringraziato tutti i partecipanti e quanti, direttamente o indirettamente, hanno collaborato per la buona riuscita della serata e specialmente i frati di San Romano che ci hanno accolti e ospitato nel chiostro e nei locali adiacenti. Un grosso grazie naturalmente al nostro Vescovo Andrea per la sua presenza e la sua parola cordiale; grazie che lui stesso ha ricambiato a tutti gli organizzatori, ma soprattutto a tutti i chierichetti e cantori, lodandoli sia per la bravura e preparazione, ma anche per la loro schietta “simpatia”.

A tutte i gruppi presenti è stato consegnato un attestato di partecipazione alla serata e un rosario colorato, simbolo del Giubileo.

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