DALLA DIOCESI - Dopo un lungo periodo di interruzione, nella nostra diocesi sta per riprendere la formazione e il conferimento di ministeri in vista dell’Ordinazione di diaconi permanenti. 
Lunedì 16 gennaio alle 21,15 nella Collegiata di Santa Maria a Monte, quattro candidati al diaconato permanente compiranno il primo passo ufficiale. Il nostro Vescovo conferirà l’Ammissione agli ordini Sacri a Rinaldo Bracci (Santa Maria a Monte), Antonio Dichiera (Cerretti), Francesco Grasso (in servizio a Ponte a Egola-Stibbio) e Nicola Gentili (in servizio a Galleno-Pinete-Querce), tutti sposati.
Il diacono permanente può battezzare, benedire i matrimoni, portare il viatico ai malati, presiedere funerali, ma non è un sacerdote. Allora qual è la differenza? Il diaconato è il primo grado del Sacramento dell’Ordine Sacro, gli altri due sono il presbiterato (sacerdoti) e l’episcopato (i vescovi). Il diaconato è finalizzato all’aiuto e al servizio dei vescovi e i presbiteri. Esso può costituire una tappa intermedia verso il sacerdozio (diaconato temporaneo o transeunte), oppure un ruolo di assistenza permanente per i compiti verso la comunità senza diventare sacerdoti (diaconato detto appunto "permanente"). I diaconi permanenti possono essere ordinati tra i battezzati celibi e anche tra coloro che sono già sposati; se però sono celibi, dopo l’ordinazione diaconale non possono più sposarsi. 
Il diaconato è stato istituito fin dagli inizi del cristianesimo e della vita della Chiesa. Lo testimoniano gli Atti degli Apostoli (6,1-6) e la Prima Lettera di San Paolo a Timoteo (3,8-10). Diakonìa è parola greca che significa "servizio", ed è di tale importanza per la Chiesa che viene conferita con un atto sacramentale definito "ordinazione", ovvero col sacramento dell’Ordine.
 Ma qual è il servizio che i diaconi prestano alla Chiesa? Compete ai diaconi assistere il Vescovo e i presbiteri nella celebrazione dei divini misteri, soprattutto dell’Eucaristia, distribuirla, assistere e benedire il Matrimonio, proclamare il Vangelo e predicare, presiedere ai funerali e dedicarsi ai vari servizi della carità. Un diacono non può però celebrare la S. Messa né confessare né amministrare il sacramento dell’Unzione dei malati o Olio degli Infermi. Grazie a tutto ciò che può fare, il suo aiuto è importantissimo, soprattutto nel momento attuale, in cui mancano sacerdoti.
Uno degli effetti non secondari del diaconato è che gli uomini sposati, che si dedicano ad aiutare la Chiesa attraverso la vita liturgica, pastorale o nelle opere sociali e caritatevoli, ricevendo l’Ordinazione diaconale, si uniscono più intimamente all’altare proprio da sposati. Ricevono due sacramenti, che prima erano rigorosamente separati (o Matrimonio o Ordine sacro), e possono compiere il proprio ministero in famiglia e nella Chiesa con maggiore efficacia per entrambe. Il diacono permanente rappresenta, infine, la famiglia intorno all’altare, dove essa per secoli è stata assente, perché "territorio esclusivo" di persone celibi. Intorno all’altare la comunità cristiana ora è al completo!
Come si arriva al diaconato? Dopo una valutazione complessivamente positiva della sua vita cristiana, individuale, familiare e parrocchiale, al candidato in passato  bastava il titolo di studio di III media e la frequenza della Scuola Diocesana di Teologia. Ora servono un diploma di scuola superiore e studi universitari presso gli Istituti di Scienze Religiose (i più vicini sono a Pisa e a Firenze). Contemporaneamente ci sono valutazioni annuali dei superiori sull’aspetto umano, scolastico, spirituale, pastorale del candidato e 3 passaggi ministeriali graduali distribuiti negli anni, conferiti dal Vescovo con riti appositi: l’Ammissione agli Ordini Sacri, il Lettorato e l’Accolitato. In casi particolari, i 3 passaggi possono essere ravvicinati e gli intervalli abbreviati.   
"Ammettere agli Ordini sacri" significa che, dopo un congruo periodo di discernimento, la Chiesa (in questo caso il Vescovo, i suoi collaboratori e il parroco) ha individuato nel candidato la vocazione al diaconato permanente e ufficialmente lo incoraggia a proseguire la formazione in vista dell’Ordinazione diaconale. Questo accadrà lunedì 16 gennaio.

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