BASSA - Lo scorso 7 febbraio 2015, a soli dodici anni, a causa diuna meningite fulminante, saliva al Cielo il piccolo Giovanni Locci.

Nei giorni successivi,venne donata alla sua famiglia una quercia, da piantare nel parcodell’Albereta di Bassa, dove Giovanni era solito giocare e dove si ritrovava con i suoi amici per andare in bicicletta.

Pochi giorni dopo, mamma Paola, riguardando i quaderni di scuola di Giovannino, trova questo incredibile tema, scritto da lui, di suo pugno,in quinta elementare.

Le parole hanno lasciato tutti stupiti.

Il titolo del tema era: “Essere un albero” e lui scrisse: “Se io fossi un albero sarei una quercia, perché è molto grande…almeno quando c’è il sole i miei amici migliori vengono a giocare ed io non resto solo…”

Oggi, 10 maggio, proprio in questa Sesta domenica di Pasqua in cui il Vangelo di san Giovanni dice: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici…” (Gv 15), la comunità di Bassa, unita alla famiglia Locci, insieme a tutti i giovani e le famiglie della Gioventù Ardente Mariana, si è riunita al Parco dell’Albereta per la S. Messa, celebrata dal parroco Don Marcos, al termine della quale è stata benedetta la quercia dedicata a Giovanni.

Il grande caldo ed il sole cocente non hanno scoraggiato tutte le famiglie ed i giovani che, con grande raccoglimento, hanno partecipato all’Eucarestia, intorno al piccolo arbusto.

Pensare che questa piccola pianta possa proprio diventare come Giovanni la sognava, “molto grande” così che tanti giovani vi possano trovare ristoro, ha suscitato grande emozione.

La giornata di Festa, è stata anche l’occasione per lanciare l’Associazione “Stop Meningite”, che prenderà vita a breve proprio per incentivare e promuovere la ricerca su questa terribile malattia che, anche quest’anno, ha colpito ancora tanti giovani ed adulti.

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