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DALLA DIOCESI - Quest’anno, come ogni anno, si è svolto alla Casa dell’adolescente «Mons. A. Ciardi», a Gavinana, il cammino estivo organizzato dall’Azione Cattolica dei Ragazzi diocesana, ideato per i bambini dai 6 anni agli adolescenti di 14. La nota positiva che ha caratterizzato l’anno 2015 è il notevole incremento delle iscrizioni rispetto agli anni precedenti. Parliamo di almeno 50 ragazzi in più rispetto al 2014 che hanno partecipato ad un campo acr, molti dei quali erano alla loro prima esperienza di fede.
L’equipe dell’Azione Cattolica dei Ragazzi di San Miniat, durante il corso dell’intero anno si è messa a disposizione insieme ad altri educatori volontari per portare il proprio aiuto pratico alle parrocchie che hanno inteso promuovere nella propria realtà un gruppo acr.

Visto il successo ottenuto tale disponibilità sarà garantita anche quest’anno a tutte quelle parrocchie che, mettendosi in contatto con l’equipe, esprimano l’intenzione di voler formare un gruppo acr, con la speranza poi che tale gruppo possa continuare il proprio percorso con educatori della parrocchia che si rendano disponibili a tal fine. Consapevoli che l’importante incremento di iscrizioni di quest’anno abbia bisogno di essere coltivato nel tempo, ci auguriamo che in molti aderiscano alla partecipazione dei gruppi acr della propria parrocchia. Ulteriore augurio, conseguente alla scelta associativa che i ragazzi decideranno o meno di compiere, è che sempre più ragazzi, appunto, possano sperimentare l’esperienza di fede (e di vita) che l’Azione Cattolica dei Ragazzi propone per loro, per ricordargli quanto sia importante la presenza di Gesù attorno a noi, anche nel periodo estivo in cui la scuola è ormai finita e ci abbandoniamo al riposo, e per scoprire un nuovo mondo in cui ognuno di loro è parte di una grande famiglia, che non si scioglie mai, nemmeno quando il campo acr è terminato. Un’educatrice, interpellata sulla questione, riporta qui il suo pensiero: «Sono diversi anni che mi rendo disponibile come educatrice ai campi acr di Gavinana, ma quest’anno i numeri ci hanno spiazzato, in positivo chiaramente. Per noi rimane sempre un piacere poter contribuire in qualche modo alla crescita spirituale di così tanti ragazzi che le famiglie ci affidano. In 8 giorni, che è la nostra permanenza qui, se ne fanno di cose, e per quanta fatica spendiamo poi veniamo sempre ripagati da un gesto, una frase o un sorriso, che ci rende davvero consapevoli dell’amore di Gesù, vivo e in mezzo a noi. Forse il bello di essere comunità è anche questo, riuscire a compiere un cammino anche quando si è parte dell’organizzazione del cammino di qualcun altro». Anche Don Tommaso, assistente diocesano acr, a riguardo esprime la propria riflessione: «Annunciare Cristo a questi ragazzi è la più bella cosa del mondo!». Con la ferma speranza che il Signore ci accompagni in questo cammino di crescita ci mettiamo a disposizione della nostra diocesi per questa “nuova” evangelizzazione.

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