giovanni xiii

PERIGNANO -  ll centro pastorale Madre Teresa di Calcutta a Perignano ha fatto da sfondo Venerdì 17 Aprile a un incontro molto importante dal titolo: «La chiesa da Papa Giovanni XXIII a Papa Francesco».
L’intervento del parroco Don Armando Zappolini è servito a fare un po’ di storia pur non senza qualche accento critico.
Nel vivo del tema, come afferma il sacerdote, «il grande cambiamento che la Chiesa oggi sta vivendo con Papa Francesco è in continuità con quello che ha cominciato Papa Giovanni XXIII».
In un’epoca di profondi cambiamenti in cui c’è stato il primo sviluppo economico e la guerra fredda, tra i due blocchi, liberista e capitalista il primo, marxista il secondo l’intuizione principale di Giovanni XXIII è stata quella del Concilio Vaticano II: «è il momento che la Chiesa si ritrovi tutta per affrontare le grandi questioni, i grandi quesiti, le grandi ingiustizie, le grandi speranze» ebbe a dire lo stesso “Papa Buono”.


Quest’importante opera non sarebbe tuttavia mai arrivata a compimento senza Papa Paolo VI che, secondo Don Armando, “è stato il più grande Papa del secolo scorso”.
“L’altare rivolto verso la gente, la messa in Italiano, le conferenze episcopali, le comunità, i consigli pastorali, i catechisti”, tutta questa Chiesa che si pone non contro ma nel mondo sono frutto dell’idea di Papa Giovanni XXIII in collaborazione con la forza e l’intelligenza di Paolo VI.
Don Armando ha parlato, poi, del papato di Giovanni Paolo II come di una “parentesi in questo processo di cambiamento”. Secondo la visione del sacerdote di Perignano con Papa Giovanni Paolo II, “nonostante gli indubbi aspetti positivi come la rottura del blocco comunista, il riavvicinamento alla Chiesa di tanti giovani affascinati dal carisma di del papa polacco, tante erano le degenerazioni: lo Ior accusato di riciclaggio di soldi mafiosi, la pedofilia, i blocchi di potere, i sistemi di protezione”.
La crisi è continuata con Benedetto XVI che, tuttavia, ha preso “l’inaspettata e benedetta decisione di mettersi da parte” a favore della successiva elezione di Papa Francesco. Con quest’ultimo il processo di cambiamento è ricominciato e molti ne sono i segni. Si pensi all’adozione di regole bancarie normali per lo Ior, a un Papa Francesco che sale sull’aereo con la borsa, che mette anelli e scarpe normali.
L’evento si è concluso, dopo questo quadro storico evidenziato dai toni anche critici di Don Armando e dalle sue esperienze personali, con la visione di alcuni spezzoni del film su Papa Giovanni XXIII che ha reso partecipi i fedeli della storia del suo papato che ha rotto con il passato.

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