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SANTA CROCE  - Anche quest’anno 2017 si è aperto all’insegna dei festeggiamenti della Patrona santacrocese Santa Cristiana. Il triduo di preparazione presieduto da Mons. Carlo Ciattini, vescovo di Massa Marittima si è aperto con la Giornata della Pace. Quale miglior esempio di pace e concordia se non la Beata Cristiana e quale miglior periodo dell’anno liturgico se non il tempo di Natale, nel quale il Signore nasce per noi!! In questo tempo caratterizzato da grande precarietà e incertezza non dobbiamo mai perdere la speranza tenendo lo sguardo fisso sulla luce, sul fuoco che Dio Padre ha inviato a Betlemme per salvare l’umanità: Cristo Gesù! Con lo sguardo fisso verso la meta siamo chiamati ad operare, a mettere in pratica ciò che ascoltiamo dagli insegnamenti della Sacra Scrittura, servire il prossimo che ha bisogno. Infine un invito alla santità. Per essere santi bisogna conoscere Cristo e conoscendo Cristo conosciamo noi stessi.


Il 4 Gennaio, come di consueto, i festeggiamenti sono iniziati con la messa dell’alba, detta del "transito", che come ogni anno ha visto una forte presenza di fedeli che da sempre dimostrano il loro attaccamento alla concittadina.
Alle messa solenne è stata la volta del vescovo Migliavacca che, per la prima volta durante il suo ministero, ha celebrato e partecipato ai festeggiamenti. Dopo aver tratteggiato brevemente i punti salienti della vita della monaca, il presule invitava a riflettere sull’esempio di santità presente tra noi. Tre gli aspetti fondamentali su cui riflettere: la ricerca di Dio, il desiderio di incontrarlo e dedicare a Lui la vita, il mettersi in cammino alla sua sequela e infine, il monastero come casa per la sosta, per godere e contemplare la presenza di Dio. Alla luce di questa esperienza un invito ad avere sempre un cuore dedicato e non aver paura di donarsi al Signore.
Anche il primo cittadino è intervenuto ai festeggiamenti indicando la Beata come simbolo di unione della fede laica e cristiana, emblema della carità, attenta e rivolta verso le sofferenze altrui, disponibile nell’accoglienza. Inoltre simbolo di pace, di energia e di coraggio; infine donna di azione e di carità operosa, fondatrice di una comunità monastica.
Nel pomeriggio, l’immagine della Patrona ha visitato le strade del paese in una processione lungo il centro storico.
Alla messa vespertina Padre Giuseppe Pagano, agostiniano, rifletteva indicando la scelta della beata Cristiana di dedicare una vita interamente al Signore togliendo tutto ciò che è superfluo. Infatti, i consacrati devono dare testimonianza dell’amore di Dio con la loro vita. Cristiana era una donna operosa, interessata al suo paese, donna libera che si donava generosamente ed era pronta, come le vergini sagge all’arrivo dello sposo con le lampade accese.
I festeggiamenti sono proseguiti con l’arrivo dei Magi del 6 Gennaio con una breve rappresentazione per tutti i bambini a cura delle monache e dei giovani del dopo cresima e si sono conclusi con la messa del 13 Gennaio delle ex-alunne della scuola del monastero.
La beata Cristiana, inserita nel periodo di Natale, è sempre un’occasione per riflettere e sperimentare la bellezza e la gioia di una vita piena vissuta alla sequela del Signore; e un emblema di pace e operosità cha apre ogni anno alla speranza.

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