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Come passa il tempo!» E’ una frase così ripetuta e comune da sembrare perfino banale. Non per questo è meno vera e meno espressiva di una autentica percezione interiore. Tuttavia, il tempo scorre, sì, velocemente, ma non è detto che debba necessariamente spazzare via dalla nostra memoria avvenimenti significativi e date importanti della vita e della storia.
Un evento e una data, che non possiamo far passare in silenzio, ma vogliamo ricordare, sia pure con sobrietà, è il decennio di ordinazione episcopale del nostro Vescovo Fausto e del suo ingresso in diocesi.
Desideriamo innanzi tutto ringraziare il Signore per averci donato un Pastore, che in questi dieci anni ci ha spronato a dare, nella nostra vita , il primato assoluto a Dio , a leggere e meditare la Sua Parola, ad avere fiducia e dedizione incondizionata alla santa Chiesa, a decifrare accuratamente i «segni tempi», così da essere testimoni credibili e coraggiosi «della speranza che è in noi» in una società ,in fase di accentuata secolarizzazione, dove sembra sempre più dominare una cultura «relativista», che esalta e propone una libertà senza regole e senza precisi riferimenti a valori assoluti e oggettivamente fondati.
Giovedì 15 Maggio presso la Chiesa di Santa Cristina in Santa Croce, in occasione del decennale del suo episcopato, il vescovo Fausto ha voluto pregare insieme ai giovani della sua diocesi.
Una tranquilla serata di Maggio a conclusione del ciclo di meditazioni sull’Amore e sulle relazioni umane, ha fatto da cornice all’evento. Il vescovo -nella sua meditazione- raccontava brevemente la storia della sua vocazione e della bellezza del rinnovare il proprio sì al Signore ogni giorno.
Dire «Ti amo» significa principalmente lasciarsi amare, accogliere l’altro, fare spazio; come Maria all’annuncio dell’angelo, siamo inviati a dare il nostro sì incondizionato al Signore.
Per valutare la nostra disponibilità verso il Signore, ciascuno secondo i suoi doni e la sua specifica vocazione, siamo invitati a confrontarci con il brano (Gv 21, 15-17) : «Gesù disse a Simon Pietro: »Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti amo». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo: «Simone di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti amo». Gli disse: «Pasci le mie pecorelle». Gli disse per la terza volta: «Simone di Giovanni, mi ami?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi ami?, e gli disse: «Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecorelle».
L’adorazione eucaristica, accompagnata da musica e canti, ha permesso a tutti i presenti di meditare quanto proposto nel cuore e di rivolgere le proprie intenzioni, preoccupazioni o riflessioni personali al Signore, realmente presente nell’Eucarestia.
Al termine della veglia le suore del monastero hanno rivolto al vescovo e ai giovani il loro ringraziamento per le belle occasioni di incontro e preghiera di questo anno auspicando per un crescendo futuro.
I prossimi incontri saranno sabato 24 Maggio con la festa giovani a Santa Croce sull’Arno alle 21,15 e il corso fidànzati/fidanzati tenuto dai frati di Assisi dal 13 al 15 Giugno.
Dieci anni fa, quando Mons. Fausto Tardelli fu nominato Vescovo della Diocesi di San Miniato, io avevo poco più di diciannove anni ed avevo cominciato da poco l’università.
Posso quindi dire che Mons. Tardelli ha accompagnato tutta la mia gioventù.
Sin dai primi vagiti del suo episcopato, vedemmo nel novello pastore della Diocesi la figura di un padre buono, di un pastore che con grinta ed un bel sorriso si accingeva a guidare, con pazienza e meticolosità, le nostre terre.
Una bella iniziativa quella promossa dalla Manif pour Tous Empoli e voluta dal suo coordinatore Daniele Nicotra. Quest’ultimo è un genitore che ha voluto dar vita a questa associazione apolitica e aconfessionale: essa fa riferimento alla Manif pour Tous Italia nata in correlazione con l’omonima realtà francese per difendere la libertà di opinione, la famiglia basata sul matrimonio fra uomo e donna, il diritto dei bambini ad avere un padre ed una madre e la realtà contro la menzogna dell’ideologia Gender. L’evento in questione, “Raccontare la famiglia. Educare alla diversità” si è svolto il 16 maggio presso il teatro “Il Momento” a Empoli.
Leggi tutto...Domenica 11 maggio, nella 51^ Giornata Mondiale delle Vocazioni, si èsvolto a San Miniato il “Serra Day”: i soci serrani dei Club di Pontremoli, Massa Carrara, Pisa, Cascina Lucca, Prato e San Miniato si sono ritrovati, sotto la guida del Governatore del Distretto Toscana Nord-Sardegna, dott. Alberto Beati, nella “Cittàdella Rocca”, per approfondire il tema delle vocazioni e per trascorrere una giornata di vera amicizia e condivisione. Il programma èiniziato con i saluti della Presidente del Serra Club San Miniato, Silvia Campani Bastianelli, per proseguire con la relazione del Governatore Distrettuale, che ha letto la testimonianza di una giovane suora pisana, recentemente consacrata. Il Vicario Generale della Diocesi di San Miniato, Mons. Morello Morelli, cappellano del Serra sanminiatese, ha poi parlato ai presenti di “Vocazioni, testimonianza della Verità”, esaminando i modi in cui, a partire dall’Antico Testamento, la Bibbia presenta la chiamata del Signore e le diverse modalitàdi risposta delle figure bibliche di Abramo, Mosè, Isaia e Samuele, per concludere con la risposta per eccellenza, quella di Maria, che con il suo “fiat”permise la venuta nel mondo del Signore Gesù.
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