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DALLA DIOCESI - L'inchiesta che il nostro settimanale sta portando avanti da alcune settimane sulle situazioni di disagio sociale e degrado urbano nel nostro territorio, oltre ad aver evidenziato il legame tra le varie dipendenze e i comportamenti anti-sociali che interessano soggetti di età sempre più giovane, ha verificato quanto il degrado degli edifici e degli ambienti sia strettamente collegato al degrado delle istituzioni. In particolare, trattando della scuola, sono stati professori e dirigenti scolastici a segnalarci che il disagio giovanile spesso esplode laddove non esistono strutture adeguate per accogliere percorsi di formazione e crescita umana degni di questo nome.
Leggi tutto...DALLA DIOCESI - Se in questi anni il Museo Diocesano d’Arte Sacra di San Miniato ha intrapreso e percorso una strada di crescita nelle proprie funzioni di conservazione, restauro, esposizione e valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici, lo deve soprattutto alla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato. Il ricco calendario della didattica museale dedicata sia alle scuole che al catechismo, le aperture dei poli culturali ecclesiastici (il Museo Diocesano, la Torre di Matilde e la collezione del Conservatorio di Santa Marta a Montopoli), le visite guidate in italiano e lingua straniera, la partecipazione agli eventi della Regione Toscana, a quelli dell’Associazione dei Musei Ecclesiastici Italiani, le convenzioni relative agli stage universitari, ecc., sono rese possibili grazie alla spiccata sensibilità della suddetta Fondazione per la cultura.
Leggi tutto...SAN ROMANO - In occasione del Giubileo della Famiglia, celebrato nel santuario della Madonna di San Romano, il Vescovo Migliavacca ha spiegato in una pubblica conferenza il testo dell’esortazione apostolica Amoris laetitia di papa Francesco, che tanto ha fatto discutere fin dalla sua pubblicazione avvenuta lo scorso 8 aprile. «Un documento del Magistero della Chiesa - ha puntualizzato il Vescovo - che non contiene le opinioni personali di papa Francesco, quello che a lui piace. Ciò che viene riportato in Amoris laetitia è parola della Chiesa, è magistero autentico non infallibile, che si può esprimere in materia di fede e di morale, e che richiede l’obbedienza della volontà e dell’intelletto, cioè un atteggiamento di ascolto». La prima parte della relazione del Vescovo si è concentrata sul cammino che ha portato alla redazione di questo documento: dalla scelta del tema, la famiglia, deciso da papa Francesco poco dopo essere stato eletto al soglio pontificio, alla celebrazione di ben due sinodi, uno straordinario nel 2014 e uno ordinario nel 2015, preceduti da un’ampia consultazione della base che ha coinvolto tutto il popolo cristiano, dalle comunità ai singoli fedeli. La mole immensa del materiale raccolto è confluita nei lavori sinodali. L’esortazione apostolica Amoris laetitia è quindi una parola autorevole frutto di un cammino di tutta la Chiesa. «Un documento che si colloca - ha ribadito il presule - in continuità con la proposta della Chiesa sulla famiglia, in un orizzonte di tradizione. Certo, con stili e accenti nuovi che sono dovuti al contesto cambiato. Sarebbe deludente parlare oggi della famiglia come se ne parlava 50 anni fa. Vorrebbe dire non abitare la nostra terra!». Quindi, la sfida di Amoris laetitia è quella di parlare della famiglia con una fedeltà alla tradizione della Chiesa, sforzandosi però di dialogare con il contesto attuale.
Leggi tutto...DALLA DIOCESI - Una delle difficotà più grandi quando si parla di dipendenze è quella di dare una dimensione numerica al fenomeno. Lo avevano denunciato sulle nostre pagine anche alcuni operatori della scuola e del sociale. Soprattutto sembra difficile quantificare con dati precisi il fenomeno della diffusione di sostanze psicotrope (cannabinoidi, droghe sintetiche, ecc…) tra gli adolescenti del nostro territorio. In questo senso c’è stato segnalato il report dell’ARS (Azienda Regionale della Sanità) che snocciola periodicamente i dati provenienti da questionari anonimi sottoposti agli studenti delle scuole superiori, tra le quali figura anche l’istituto "Cattaneo" di San Miniato. Gli ultimi dati, del 2015, parlano di un aumento del consumo abituale di sostanze stupefacenti al 31,5% del campione, che sale al 40,2% se si prende in esame il consumo di droga almeno una volta nella vita. E’ interessante sottolineare che la quasi totalità degli intervistati ha cominciato facendo uso di cannabis (il 95%).
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