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SAN MINIATO - ll mese di Ottobre che inizia con la Festa di Santa Teresa di Lisieux, Patrona delle Missioni, è il mese missionario. Il 1° ottobre la Cina celebra la sua festa nazionale e in quello stesso giorno, nell’Anno Santo del 2000, furono canonizzati da San Giovanni Paolo II 120 martiri cinesi.
Papa Francesco ha invitato più volte “tutti i cattolici nel mondo a unirsi in preghiera con i fratelli e le sorelle che sono in Cina, per implorare da Dio la grazia di annunciare con umiltà e con gioia Cristo morto e risorto, di essere fedeli alla sua Chiesa e al Successore di Pietro e di vivere la quotidianità nel servizio al loro Paese e ai loro concittadini in modo coerente con la fede che professano”. Papa Benedetto usava dire che con la preghiera si può ottenere qualcosa di molto concreto per la Chiesa che è in Cina.
CITTA' DEL VATICANO - Il 24 e 25 settembre la Pontificia Università Urbaniana ha ospitato il congresso internazionale sul Volto Santo, il ventesimo per la precisione, e sempre luogo privilegiato per aggiornate riflessioni pluridisciplinari. Al convegno, organizzato dalla Congregazione Benedettina delle Suore Riparatrici del Volto Santo proseguendo la tradizione ispirata dal cardinale Fiorenzo Angelini, sono sempre presenti personaggi e nomi della cultura italiana, di diverse estrazioni culturali, ma tutti riuniti per riflettere attorno al tema assegnato. Quest’anno il congresso è stato illuminato dal tema giubilare della misericordia, che ha fatto da filo conduttore nelle diverse relazioni. «Misericordiae Vultus: compendio delle beatitudine e delle parabole evangeliche» il titolo proposto per questo che il cardinale Beniamino Stella ha ben definito nell’omelia domenicale: «non un congresso, ma un bagno di spiritualità».
Leggi tutto...ASSISI - Assisi si presentava come il luogo ideale per un ritiro spirituale del vescovo con il suo seminario. Due giorni di riflessione e preghiera, per fare il punto sulla situazione e riflettere sul cammino vocazionale dei seminaristi. Al tempo stesso, l’occasione per compiere un pellegrinaggio nei luoghi della vita di San Francesco e Santa Chiara. La comunità del seminario sanminiatese è stata accolta nel convento di San Masseo, immerso nel verde della campagna ai piedi della collina di Assisi. La struttura è attualmente tenuta dai monaci della comunità di Bose, che vi hanno allestito una casa d’accoglienza per i pellegrini, dotata di chiesa, cripta, refettorio, ambienti comuni e una foresteria con camere semplici e accoglienti.
Prima di giungere a destinazione ci siamo fermati per visitare la Porziuncola, in S. Maria degli Angeli, dove abbiamo iniziato a immergerci nell’atmosfera francescana. Da qui, per giungere a San Masseo, abbiamo dovuto seguire un percorso più lungo del previsto a causa delle strade bloccate in occasione della preghiera interreligiosa che si stava svolgendo ad Assisi. Proprio mentre giungevamo al cancello della nostra destinazione abbiamo sentito il rombo dell’elicottero che riportava il Santo Padre a Roma.
DALLA DIOCESI - La campagna del Fertility Day (giorno della fertilità), voluta dal Ministero della Salute, non ha incontrato il gradimento sperato, anzi è riuscito paradossalmente a scontentare un po’ tutti. Le polemiche si sono concentrate soprattutto sulla campagna fotografica di promozione della giornata, che avrebbe dovuto riportare al centro dell’attenzione il tema della procreazione come bene comune per la società. Almeno per una società che guardi al proprio futuro. Le critiche che si sono scatenate sono invece la spia di un Paese che, se da un lato si rende conto della profonda crisi sociale e demografica, complice l’assenza, da troppi anni, della politica nell’accompagnamento alla vita, dall’altra quasi rifiuta l’idea stessa di futuro.
Al di là delle scelte infelici degli «esperti» di comunicazione del ministro, probabilmente questa tematica è lo snodo fondamentale da cui passano tutte le altre politiche per il rilancio del nostro Paese. Un punto che è stato frainteso, in alcuni casi volutamente, per banale vis polemica.
SAN MINIATO - Come scrissi già qualche mese fa, in vista dell’ordinazione diaconale, non è semplice fare una sintesi dei pensieri e degli spostamenti che avvengono nel cuore e nella mente. Per cercare di spiegarmi, vorrei dire che è simile a quello che avviene anche a chi, con attenzione e diligenza, si incammina verso il matrimonio ed oramai è ad un mese dalle nozze. Noi uomini desideriamo ed aspiriamo alle cose celesti, alle cose eterne, però, quando siamo alle soglie del realizzarle, attraverso un nostro libero consenso, ci sentiamo battere forte il cuore ed iniziamo a tremare. Credo ci siano due ragioni per spiegarlo. La prima è la paura davanti ad un definitivo, davanti ad un totale, davanti ad un per sempre. La nostra esperienza, man mano che si va avanti nella vita, negli anni, ci mette davanti al naso, se siamo onesti, quanto siamo poveri, quanti errori abbiamo fatto, quanto non siamo stati capaci di portare in fondo dei propositi, quanto pensavamo di fare bene ed invece a giudicar dai risultati… davanti a tutta questa esperienza di povertà - la nostra povertà - facciamo difficoltà a deliberare scelte che siano definitive.
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