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SAN MINIATO - Questo è l’anno di Alberto Burri, l’artista nato cent’anni fa, che insieme a Lucio Fontana ha dato il maggior contributo italiano al panorama culturale internazionale del secondo dopoguerra. Il Dramma Popolare incrociò la sua strada con Burri nel 1969, con la messa in scena dello spettacolo «L’Avventura d’un povero cristiano» di Ignazio Silone. Per quel successo che riportano le cronache del tempo, il figlio di quell’Umbria artigiana dalla quale l’artista apprese a plasmare la materia, aveva curato le straordinarie scene e gli altrettanto innovativi costumi per la potente drammaticità data dal contrasto dei colori, elemento che per tutti gli anni ’70 ne resterà un tratto distintivo. Così, con due eventi di alto profilo, il Dramma Popolare guidato da Marzio Gabbanini – che ora vive tutto l’anno con le iniziative de «I Venerdì del Dramma» – ricorderà quest’incontro carico di significati e che conferma la grande storia del Teatro del Cielo di San Miniato dal quale in quasi settant’anni sono passati i migliori registi e attori.
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DALLA DIOCESI - «Glocalizzazione». No, non è una parolaccia bensì un fenomeno descritto per la prima volta dal sociologo polacco Bauman nel 2005. Il concetto è semplice: ripensare il fenomeno della globalizzazione rafforzando il ruolo e le identità locali. Una sorta di reazione delle tradizioni e del (buon) campanilismo nei confronti dei mutamenti epocali dell’era globale.
Passano probabilmente da questo concetto i termini del dibattito che nelle ultime settimane si è scatenato nel Valdarno inferiore rispetto alla proposta del rapporto Irpet - Regione Toscana che immagina nel futuro assetto istituzionale regionale un grande comune nell’area tra Pontedera e Empoli che assorba tutte le municipalità del comprensorio del cuoio, con l’aggiunta di Cerreto Guidi.
Una proposta shock di riassetto istituzionale che sconvolge gli equilibri di un territorio orfano di una guida e che è ancora in cerca di un identità precisa. Lo si capisce anche dalla cronaca di questi giorni, dove i comuni si stanno accapigliando sulla proposta dello stesso rapporto di identificare in Santa Croce sull’Arno la «Capitale del Cuoio».
DALLA DIOCESI - Vogliamo parlare oggi di un evento di portata nazionale, che sta coinvolgendo decine di attori (per lo più Università, Centri di Ricerca e amministrazioni statali) in questi mesi, ovvero il centenario della nascita di Dante Alighieri, il sommo poeta, tanto decantato in Italia anche da famosi attori del grande schermo, e considerato all’estero il nostro campione della poesia. Il progetto si chiama DANTE 750, e nelle ambizioni mira, così è scritto sul sito internet ufficiale delle commemorazioni, "nell’anno di Expo 2015 … a favorire la conoscenza del poeta, del poema e della sua presenza attuale". Dante Alighieri, secondo gli autori, è insieme a Leonardo da Vinci, l’italiano più noto al mondo. E su questo non si vuole ovviamente eccepire. Il cartellone delle iniziative è, ovviamente, di grande spessore, e anche la Toscana è coinvolta nei progetti, principalmente con le città di Firenze e Pisa.
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PERIGNANO - Don, Ciotti, presidente dell’associazione «Libera» e prete antimafia sarà a Perignano il prossimo 14 novembre alle ore 16 per parlare di mafia e corruzione.
La sera di venerdì 13 novembre, a partire dalle 21,30, sempre a Perignano don Armando Zappolini parlerà della figura del beato Don Pino Puglisi.
Don Ciotti, definito da molti un «prete di strada» da anni si occupa di legalità e di pòroblematiche del mondo giovanile, della lotta alle mafie, di droga.
La sua attività parte dalla fondazione del gruppo Abele, che già negli anni Settanta si occupava di formazione nei confronti degli ospiti delle carceri minorili.
Giornalista e scrittore, don Ciotti fonda la rete Libera a metà anni ’90, associazione che oggi è il punto di riferimento per oltre 1.600 realtà che si occupano di legalità.
L’appuntamento con lui è per sabato 14 novembre alle 16 al Centro Pastorale Madre Teresa a Perignano.
GALLENO - Una notte diversa per i parrocchiani di Galleno e per tutti quelli che eviteranno la carnevalata di Halloween. A partire dalle 21,30 e fino alle 7 del mattino, in occasione della notte di Ogni Santi la chiesa rimarrà aperta per l’adeorazione eucaristica, con le meditazioni sull’eucarestia del Beato Pio Alberto Del Corona.