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DALLA DIOCESI - Per San Miniato l’attesa del nuovo Vescovo si conclude nel tempo d’attesa per eccellenza; un Avvento speciale per la nostra diocesi che, a cinque giorni dal Santo Natale, si è incamminata con il suo pastore verso Betlemme. Su questo si è concentrato Mons. Andrea Migliavacca nella sua prima omelia a San Miniato, sull’andare a Betlemme. Grande festa allora per tutti noi nella quarta domenica d’Avvento, con l’arrivo del pastore e l’apertura della Porta Santa della Misericordia. Un cammino che inizia all’insegna dell’attesa, della festa e della misericordia. In una cattedrale piena fin dal primo pomeriggio, tanti i volti trepidanti, gioiosi, in attesa del vescovo Andrea. Sono i volti dei tanti fedeli arrivati da ogni angolo della diocesi. Seduti, in piedi, in cerca di una colonna dove appoggiarsi o di un posto da cui avere la visuale migliore, tutti con il sorriso grande di chi ha atteso a lungo con fiducia. Tanti giovani, famiglie, bambini e anche tanti anziani: uomini e donne che di vescovi ne hanno visti cambiare tanti e che a Mons. Migliavacca, vescovo più giovane d’Italia, sembrano già volere  bene come a uno di famiglia. Ognuno con una sua richiesta o un attesa nel cuore, tutti con il desiderio di familiarità.

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DALLA DIOCESI - Eravamo riuniti intorno alla tavola per festeggiare l’arrivo del nuovo anno e la nascita di Tiziana, di appena 35 giorni, che dormiva serenamente. In quella occasione si erano stretti a me tutti i parenti. Provavo la stessa viva e intensa sensazione provata da bambino per Natale. La gioia dei regali, le luci dell’albero, la magia del presepe che vedevo riflesse negli occhi stupiti di Cristiano, tre anni.
Tutto era iniziato nove mesi prima, con la seconda gravidanza vissuta con serenità e gioia, ma anche con l’incredulità di chi, come noi, ha atteso 12 anni il primo figlio: Cristiano. Dolce attesa condivisa da Cristiano che ha imparato ad amare sua sorella già nel grembo materno. Facile trovarlo ad accarezzare il pancione di mamma, e farsi attento osservatore per cogliere le immancabili pedate della sorella.
Al momento del parto, la decisione per il «cesareo». La breve attesa nel corridoio e la notizia: una femmina! Gioia istintiva e incontenibile, poi la commozione. Mia moglie sta bene. Parlo col pediatra... resto incredulo, impietrito: mia figlia è down (mongoloide). La prima sensazione non è di dolore. È angoscia, paura, terrore che mi paralizza. Il mondo sembra crollarmi addosso e provo sgomento. Come dirlo alla mamma? Come e dove trovare il coraggio? Perché? Perché?
Per lunghi giorni medito, come non faccio da molto tempo. Piango in silenzio. Con Cristiano e mia moglie mi sforzo di sorridere; riesco anche a scherzare. Tiziana mangia e dorme, non piange mai. Mi hanno detto che sono bambini tranquilli. Penso al Natale oramai prossimo. Prego Gesù che mi dia serenità e coraggio.

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GALLENO -  Dopo l’evento della visita della Madonna di Fatima a maggio scorso, le nostre Comunità di Galleno, Pinete e Querce colgono l’occasione della prossima Solennità Mariana dell’immacolata Concezione per richiamare alla devozione verso la Beata Vergine Maria. Quest’anno, celebreremo tale Solennità con un programma di Novena e Triduo nei giorni che precedono la festa.
Le attività del Triduo, dal Sabato 05 al Martedì 08 dicembre, verranno animate da un gruppo di frati e suore dei Servi del Cuore Immacolato di Maria (Ceretti e Montignoso) come a Maggio scorso. Il programma è già iniziata da Sabato 28/11, a Galleno con la Santa Messa Vespertina durante la quale è stata riposizionata l’icona della Madonna dall’ingresso della Chiesa al presbiterio accanto all’Altare, e recitata le preghiere del primo giorno della novena che successivamente verrà celebrata nelle messe feriali delle ore 18,30 nella Chiesa di Galleno ed il Mercoledì al Santuario di Querce.

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SAN MINIATO Come esprimere appieno il senso di vuoto che provoca la scomparsa di un sacerdote e di un intellettuale della levatura di Don Luciano Marrucci? Da questo momento siamo tutti più poveri spiritualmente, sul piano umano e culturale. Don Luciano è stato, infatti, uomo di grandissimo intuito, fantasia, preparazione; arguto, dalla battuta pronta, ironica e , talvolta, tagliente, ma sempre appropriata, di una sincertà autentica e, in alcuni casi, addirittura spiazzante. E’ come se avessimo perso una persona di famiglia, ma abitante a piani più alti; apparentemente distaccato, in realtà presente, vicino, di profonda sensibilità e umanità. Don Luciano può considerarsi la coscienza critica della cultura samminiatese, capace di ben oltrepassare i ristretti confini di una città di provincia, per farsi voce e interprete delle inquietudini, degli interrogativi più urgenti dell’uomo di oggi; scrittore e poeta raffinato, in grado di sollevarsi con leggerezza sugli accadimenti pù drammatici e di svelarne al tempo stesso le più segrete e profonde motivazioni. Il Dramma Popolare lo ha avuto come Direttore Artistico per ben due mandati, dal 1974 al 1979 e dal 1990 al 2000, anni di scelte di importante rilievo, con testi di grandi autori italiani e stranieri, da Pomilio a Luzi, da Strindberg a Bolt, da Greene a Munk e molti altri, sempre con l’intento riuscito di tenere alta la qualità delle rappresentazioni insieme al prestigio del Dramma e della città di San Miniato, in Italia e fuori dal territorio nazionale; scelte combattute, ma sempre intensamente volute.

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Manifesto presepe Cigoli

E’ questo il tema della XV edizione del Presepe Artistico di Cigoli.
Un cammino che il visitatore si troverà a percorrere venendo a vedere il Presepe edizione 2015.
“Ormai è più di un mese che il gruppo parrocchiale dei “Giovani Presepisti” lavora incessantemente tutte le sere per presentare al pubblico la XV edizione del Presepe Artistico di Cigoli.”
Sono parole di larga soddisfazione quelle esclamate dal presidente Onorario del gruppo don Giampiero Taddei “stiamo preparando un presepe totalmente rivoluzionato, dalle realizzazioni paesaggistiche, al nuovo cielo stellato realizzato grazie a nuove tecniche, a quelle tecnologiche confermando e migliorando già l’ottima viabilità sperimentata nelle precedenti edizioni “.
“Quest’anno – prosegue il coordinatore Dott. Ferreri Andrea”- oltre che realizzare nuove scenografie come sopra accennato, abbiamo deciso di “giocare” su molteplici dimensioni, ben 4 scale diverse saranno utilizzate nella rappresentazione, per mettere in risalto i significati autentici del presepe, ma ora non voglio anticipare altro, per il resto vi aspettiamo dal 7 Dicembre in poi”.

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