Foto S.Giovanni

ROMA - I cristiani, strana gente. Viene giù il mondo e, invece di imprecare e fuggire, cantano e ballano sotto il diluvio. Questo pensavo sabato 20 giugno a Roma, nel bel mezzo di piazza S. Giovanni. Eravamo ancora poche migliaia di persone ad aspettare che iniziasse la manifestazione “Difendiamo i nostri figli”, quando siamo stati colti da un nubifragio che è durato più di un’ora. Con i miei compagni d’avventura valdegolesi e un seminarista ci eravamo riparati sotto uno striscione dei neocatecumenali, che tenevamo su a forza di braccia.
Ognuno si riparava come poteva mentre l’acqua scorreva a fiumi lungo il cordolo delle aiuole. Ho sbirciato da sotto lo striscione e ho visto in alto la statua di Cristo sulla sommità della facciata di S. Giovanni in Laterano. Mi è venuto in mente il passo del Vangelo che avremmo letto il giorno dopo: il miracolo della tempesta sedata. “Qui fra un poco affoghiamo tutti”, ho pensato, “e tu che fai, Signore, dormi?”.

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ROMA - «In questa società dove c’è l’abitudine di far muri, voi fate ponti, per favore». Questo il messaggio lanciato da Papa Francesco ai quasi 100mila scout che hanno invaso Piazza San Pietro per incontrarlo. Tra di loro anche un folto gruppo proveniente dalle parrocchie della Diocesi di San Miniato. Una grande festa alla quale hanno partecipato “camicie blu” di tutta l’Italia. Il messaggio del Pontefice “Capacità di dialogo con la società, questo mi raccomando”, ha detto il Pontefice parlando agli scout dell’Associazione Guide e Scout Italiani. «Sono certo - ha aggiunto - che l’Agesci può apportare nella Chiesa un nuovo fervore evangelizzatore e una nuova capacità di dialogo con la società». Arrivati già nella notte Tantissimi gli applausi delle camicie blu, alcune arrivate nella notte per posizionarsi davanti ai varchi. Secondo gli organizzatori, i partecipanti sono stati quasi 100mila, di tutte le età e di tutte le regioni.

martiro di santo stefano

MONTOPOLI - La Chiesa dei Santi Giovanni Evangelista e Stefano, a Montopoli in Val d’Arno, ospita al suo interno un ciclo di affreschi di un pittore contemporaneo: Antonio Luigi Gajoni, nato a Milano nel 1889 e morto a San Miniato nel 1966.
In particolare, a partire dal 1951, egli si occupò della decorazione del soffitto, dell’abside e della Cappella del Santissimo Sacramento dando vita a scene caricate di un’estrema dolcezza e leggerezza degne di un Pierre Puvis de Chavannes, artista francese con cui Gajoni entrò senz’altro in contatto durante il suo soggiorno a Parigi (1928-1940) e dal quale seppe apprendere una maniera delicata di disporre il colore, una tendenza a creare atmosfere trasognate e sospese tra realtà e finzione.

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don mannari

SANTA MARIA A MONTE - Sarà inaugurata domenica 14 giugno, alle 19, la piazza intitolata alla memoria di don Lelio Mannari, proposto della pieve collegiata di San Giovani Apostolo ed Evangelista dal 1959 al 1981.Lo spazio prescelto dall'amministrazione comunale di Santa Maria a Monte sarà quello antistante la chiesa, dove c'era il mercato. Figura di notevole spessore umano nonché culturale, fervido appassionato e ricercatore della storia del territorio, don Mannari è stato per 22 anni un vero e proprio punto di riferimento per i fedeli e per i giovani studenti che dalle Università accorrevano per essere aiutati nelle traduzioni di documenti dal latino. Nel corso della serata saranno presentati video e audio inediti, come l'intervento storico che don Mannari tenne nel 1977 in occasione della Disfida con l'arco di Montopoli o come stralci di interviste che il proposto rilasciò agli insegnanti delle scuole medie di Santa Maria a Monte. Oltre al sindaco di Santa Maria a Monte Ilaria Parrella e al proposto della collegiata don Bruno Meini, interverranno l'amministratore diocesano monsignor Morello Morelli, oltre a due cappellani di Santa Maria a Monte che ebbero modo di conoscere da vicino la figura di don Mannari: don Giampiero Taddei, parroco di Cigoli e don Angiolo Falchi, sacerdote di Casciana Terme. Ci saranno anche Paolo Morelli e Renato Colombai: due studenti dell'epoca che testimonieranno la sete di conoscenza che spingeva don Mannari a spulciare gli archivi statali e vescovili, alla ricerca di nuovi documenti da studiare.Subito dopo l'inagurazione, sarà presentata la mostra fotografica dedicata al sacerdote, che sarà allestito nei locali del museo Casa Carducci, realizzata in collaborazione con l'intera comunità, laica e religiosa, di Santa Maria a Monte.

colleparlascio

PARLASCIO - A Parlascio il 31 maggio erano 6 i bambini e il 7 giugno a Collemontanino erano 5; così abbiamo completato la Prima Comunione 2015. Per me (don Angelo) è stata la prima volta che ho celebrato nelle Frazioni. Due assemblee molto composte, ben preparate all'evento. Abbiamo potuto rispettare le tradizioni dei due paesi, ascoltando in precedenza i genitori. Il coro dell'Unità pastorale ha è stato presente in tutte e due le celebrazioni, come il 24 era stato a Casciana. La sera di domenica scosa 24 bambini hanno partecipato alla solenne Processione del Corpus Domini con i loro genitori (mamme accanto a loro e babbi a portare il baldacchino). Una processione ben riuscita, in cui ai canti eucaristici sostenuti dalla Banda musicale di S.Maria a Monte, si sono alternate letture bibliche e invocazioni. Sulla Piazza delle Terme si è cocnlusa con la benedizione eucaristica. 

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