incontro cei 2018

ROMA - "Incontro con il papa, lavoro sul tema dell’annuncio e la comunicazione, vari adempimenti, legge sulla privacy…” questi i punti salienti indicati dal nostro vescovo Andrea in un suo recente post su Facebook al termine della 71a Assemblea della Cei, tenutasi a Città del Vaticano dal 21 al 24 maggio scorsi. Il nostro vescovo vi ha partecipato, insieme ad altri 232 membri della Conferenza Episcopale Italiana e a 39 vescovi emeriti, oltre ai rappresentanti di vari enti e aggregazioni ecclesiali.
Nel suo discorso di apertura, papa Francesco ha parlato di alcune questioni che gli stanno molto a cuore:

il calo delle vocazioni e quindi il tema della pastorale vocazionale; l’edificazione di una Chiesa povera; l’importanza della trasparenza; la proposta dell’accorpamento di alcune diocesi. il confronto col Santo Padre è poi proseguito a porte chiuse per un paio d’ore, in un dialogo ampio e cordiale.
Facendo seguito alla relazione introduttiva ai lavori assembleari, affidata al presidente card. Gualtiero Bassetti, i vescovi hanno discusso sul clima di smarrimento culturale e morale che segna il nostro Paese. L’indifferenza diffusa e le tensioni sociali, hanno rilevato, incidono sulla qualità della proposta politica. In particolare, «la debolezza della partecipazione politica dei cattolici è espressione anche di una comunità cristiana poco consapevole della ricchezza della Dottrina sociale e, quindi, poco attiva nell’impegno pre-politico». Di qui la volontà dei vescovi di promuovere una «conversione culturale che sappia dare continuità alla storia del cattolicesimo politico italiano, testimoniata da figure alte per intelligenza e dedizione».
Il dibattito è proseguito sui temi dell’annuncio e della comunicazione, a partire dalla conferenza intitolata “Quale presenza ecclesiale nell’attuale contesto comunicativo?”, tenuta dal prof. Pier Cesare Rivoltella. Riuniti in gruppi di studio, i vescovi hanno evidenziato come non si possa ridurre il problema della comunicazione del Vangelo nell’odierna società alle questioni del mezzo, del linguaggio e della capacità di utilizzo delle più moderne tecnologie, perdendo di vista l’essenziale, cioè “l’esperienza evangelica”. Soprattutto l’ascolto è condizione indispensabile - hanno detto i presuli - per raccontare le storie delle persone attraverso le quali passa il messaggio cristiano: “oggi più di ieri è il tempo dei testimoni”. Non è stato poi tralasciato il problema fondamentale dell’inculturazione della fede, in un tempo in cui le forme della liturgia, della catechesi e più in generale della pedagogia della fede si trovano di fronte a una dimensione antropologica nuova. A questo scopo l’assemblea Cei ha indicato la via della valorizzazione del cinema, del teatro, delle sale di comunità, come “veicolo di cultura e di possibile formazione”. Il collegamento e la condivisione tra le parrocchie e le diocesi è stato visto, in questa prospettiva, come condizione necessaria per lo sviluppo della cultura della comunicazione nel servizio pastorale.
Riguardo al tema della privacy, parimenti sottolineato dal nostro Vescovo nel suo post sui social media, l’assemblea ha approvato un aggiornamento del Decreto generale sulle “Disposizioni per la tutela del diritto alla buona fama e alla riservatezza”, che ha già ottenuto l’approvazione della Santa Sede. Gli adempimenti di carattere amministrativo, cui ha fatto riferimento il Vescovo Andrea, sono consistiti nella presentazione e approvazione dei bilanci consuntivi della Cei e dell’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero, nonché della ripartizione delle somme derivanti dall’otto per mille per l’anno 2018. Ci sono state novità anche per gli enti culturali ecclesiastici e per l’edilizia di culto, con l’aggiornamento delle regole per la concessione dei contributi finanziari.
Altro tema sottolineato da mons. Migliavacca è quello deil Sinodo che si terrà in ottobre, dedicato a «giovani, fede e discernimento vocazionale». Sulla base del Documento preparatorio e del Questionario inviato alle diocesi, i vescovi italiani si sono confrontati ampiamente sull’ascolto delle nuove generazioni, anche mediante l’attivazione di un “portale dedicato”. Una particolare sottolineatura è stata posta, infine, sul cammino della pastorale giovanile nelle diverse diocesi verso il Sinodo che culminerà a Roma nell’incontro dei giovani con Papa Francesco l’11 e 12 agosto prossimi.

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